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Cineworld considera la chiusura temporanea in UK e USA come risposta allo slittamento di Bond

Venerdì è arrivata la notizia che No Time to Die, il 25° film della saga di James Bond, non uscirà più in sala a novembre.
Il film è stato infatti rimandato ad aprile 2021, nella speranza che l'emergenza sanitaria passi e che le sale riescano a riaprire (e soprattutto che il pubblico si senta tranquillo a tornarci). 

La decisione presa da Universal e MGM ha portato scompiglio non soltanto tra i fan ma anche nel mondo degli esercenti, che si sono visti spostare l'ennesimo titolo capace di attirare gli spettatori in sala.

Tra le risposte più drastiche è da annoverare quella di Cineworld che ha confermato di stare considerando l'opzione di chiudere temporaneamente tutti i suoi cinema in Gran Bretagna e Irlanda, oltre a 543 sale Regal Cinema negli Stati Uniti. 

Regal è la seconda catena più grande negli USA, mentre, per il Regno Unito, Cineworld è il più grande esercente cinematografico. La chiusura, da quanto è trapelato per adesso, potrebbe avvenire già in settimana e lasciare a casa più di 5000 dipendenti.



 


La mossa della compagnia si iscrive in un panorama di difficoltà per tutta l'industria, anche in seguito alla tiepida performance di Tenet ai botteghini internazionali.

Oltre a No Time to Die, sono diversi i titoli a essere stati spostati, in quello che è diventato il trend di quest'annata cinematografica: da Wonder Woman 1984, adesso previsto per dicembre, a Mulan, uscito direttamente su Disney+, passando per Black Widow e West Side Story. I prossimi grandi film in uscita dovrebbero essere Soul della PixarDune di Denis Villeneuve, previsti rispettivamente per il 20 novembre e il 18 dicembre, ma chissà che non subiscano ritardi anche loro.


Fonte: Variety

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