News
David Fincher risponde alle critiche di Paul Thomas Anderson su Fight Club

1999. Nelle sale cinematografiche americane escono due film che hanno segnato indelebilmente il cinema statunitense: Fight Club di David FincherMagnolia di Paul Thomas Anderson.

Una concorrenza che ha portato Paul Thomas Anderson a vedere qualche minuto di Fight Club e a commentarlo in modo piuttosto duro. Nel 2000, in occasione di un'intervista con Rolling Stone, il regista ha criticato il film con parole forti, arrivando addirittura ad augurare a David Fincher di prendersi il cancro (il tutto a causa della scena in cui Edward Norton visita un gruppo di sostegno per malati di cancro ai testicoli senza soffrirne effettivamente). 

Paul Thomas Anderson, dopo aver visto circa una trentina di minuti, dichiarò: "Mi piacerebbe tessere le lodi del film, ma, invece, farò semplicemente finta di non averlo visto. È insopportabile. Auguro a David Fincher di prendersi il cancro ai testicoli, vista la quantità di volte che ci scherza sopra, gli auguro un c***o di cancro ai testicoli". 

Facendo un salto di vent'anni, arriviamo a un'intervista fatta, sempre da Rolling Stone, a David Fincher. In occasione dell'uscita di Mank, il giornale ha dedicato un lungo profilo al regista, in cui, tra le altre domande, si è tornati a parlare anche di quelle affermazioni fatte da Paul Thomas Anderson.

"Eh sì. Anche io ho affrontato il cancro con una persona che amo e posso capire se qualcuno ha pensato...Io non pensavo che stessimo prendendo in giro chi è guarito dal cancro o chi ne è vittima" ha affermato Fincher. "Pensavo che l'intenzione di Chuck [Palahniuk, autore del libro su cui è basato il film] fosse quella di parlare di un ambiente terapeutico che viene infiltrato o rovinato. Dal mio punto di vista si stava parlando di vampirismo legato all'empatia".

Fincher ha proseguito: "Il cancro è duro. È una gran brutta cosa. E, per quanto riguarda l'affermazione di Paul, la capisco. Se sei in uno stato emotivo difficile e hai appena attraversato un momento complesso...Mio padre è mancato e questo ha sicuramente cambiato la mia prospettiva sulla morte e sulla sofferenza. E probabilmente a mio padre Fight Club è piaciuto ancora meno che a Paul". 


Fonte: Rolling Stone

Maximal Interjector
Browser non supportato.