Guillermo del Toro ha realizzato Hellboy nel 2004, divenendo uno dei primi autori a cimentarsi col cosiddetto cinecomic negli stessi anni degli X-Men e dello Spider-Man di Sam Raimi. 

«Il primo Hellboy fu scritto e sviluppato prima che X-Men divenisse un film - ricorda del Toro - Ricordo di aver visitato il set di Mystery Man, sperando di convincere la Universal a dargli una speranza. Poi ha languito per molto tempo. A mio avviso il primo Blade fu determinante all'ascesa dei film di supereroi alla fine del 20esimo secolo. Ci fu una sorta di collisione tra Dark City e Blade, a suo modo sottile, che poi aprì la strada per Matrix portandolo a esplodere nel mondo. Fare film sui supereroi in quel momento era un contro-movimento, soprattutto a partire da materiale che non aveva i numeri della Marvel. Per molto tempo e per mote ragioni differenti, per me è stato RoboCop di Verhoeven il primo proto-cinecomic».

A Hellboy ha fatto seguito Hellboy - The Golden Army, che però fu un mezzo flop al botteghino (complice, secondo Del Toro, la concorrenza dello sbigliettamento de Il cavaliere oscuro di Nolan) e perse il treno dei cinecomic successivi, divenuti delle vere e proprie galline dalle uova d'oro in seno all'industria cinematografica hollywoodiana. «I risultati di Dvd e Blu-ray del primo Hellboy sono state enormi. Così notevoli che Ben Feingold della Columbia si dedicò immediatamente allo sviluppo del sequel. Ben fu così colpito da quei numeri che rese Hellboy uno dei primissimi blu-ray della Columbia Pictures. Da quello che io ricordo, i numeri dell'home video hanno superato di netto quelli della sala».

Le riflessioni di Del Toro sono arrivate dal suo profilo twitter, nel condividere un articolo dal titolo Come Hellboy II ha perso l’ondata del boom dei supereroi.