Rainer Werner Fassbinder (morto il 10 giugno del 1982: l'anno prossimo cadrà il 40esimo anniversario della sua morte) era notoriamente un grande amante del melodramma, come il corpus della sua produzione cinematografica da regista ha testimoniato a più riprese. 

A proposito del melodramma il regista stesso aveva dichiarato: "Non credo che il melodramma sia "irrealistico"; ognuno ha il desiderio di drammatizzare le cose che gli accadono intorno. Inoltre ognuno ha una groviglio di piccole ansie che cerca di aggirare per evitare di mettersi in discussione; il melodramma si scontra duramente con loro. Prendi un film come Come le foglie al vento di Sirk: ciò che passa sullo schermo non è qualcosa con cui posso identificarmi direttamente nella mia vita, perché è così genuino, così irreale. Eppure dentro di me, insieme alla mia stessa realtà, diventa una nuova realtà. L'unica realtà che conta è nella testa dello spettatore".

Questi sono quelli che, più o meno universalmente, sono ritenuti i suoi film preferiti e i titoli che anno più ispirato la sua arte. 

1. LA CADUTA DEGLI DEI (Luchino Visconti, 1969)

 

2. IL NUDO E IL MORTO (Raoul Walsh, 1958)



3. LOLA MONTÈS (Max Ophüls, 1955)

 

4. VIALE FLAMINGO (Michael Curtiz, 1949)

 
 
 5. SALÒ O LE 120 GIORNATE DI SODOMA (Pier Paolo Pasolini, 1975)

 

6. GLI UOMINI PREFERISCONO LE BIONDE (Howard Hawks, 1953)


 
7. DISONORATA (Josef von Sternberg, 1931)

 

8. LA MORTE CORRE SUL FIUME (Charles Laughton)



9. JOHNNY GUITAR (Nicholas Ray)

 

10. VIBURNO ROSSO (Vasili Shukshin, 1974)



Fonte: The Film Stage