Seconda guerra mondiale. Di stanza nel Pacifico un gruppo di soldati è pronto a sbarcare su un'isola occupata dai giapponesi. Alla guida del plotone ci sono il sergente Croft (Aldo Ray), cinico e temuto dai suoi uomini, e il tenente Hearn (Cliff Robertson), decisamente più accomodante e rispettoso di ogni vita umana. Ispirato al grande romanzo di Norman Mailer (di cui viene modificato il finale), Il nudo e il morto è una potente trasposizione per il grande schermo. Maestoso dramma antimilitarista, in cui Raoul Walsh mostra la sua grande bravura nel ritrarre gli ambienti esterni, è un war-movie dal forte respiro epico e psicologico, in cui vengono approfondite le diverse motivazioni e il modo di agire dei due comandanti, metafora della società americana divisa tra il richiamo della libertà e la costrizione del potere. Con alcuni punti in comune con il precedente Obiettivo Burma! (1945), il regista guarda al genere bellico come a uno sfondo su cui far emergere le difficoltà di convivenza tra gli esseri umani: tematica che Walsh ha sempre trattato nel corso della sua lunga carriera. Ottimo cast (a partire da Aldo Ray) ed efficace colonna sonora firmata da Bernard Herrmann, abituale collaboratore di Alfred Hitchcock.