Il piano-sequenza è da sempre qualcosa di estremamente affascinante e suggestivo, un procedimento creativo capace di mostrare la grandezza di un regista (ma anche di un operatore e di un direttore della fotografia) diventando un'autentica sfida in termini di tecnica e di esperienza di visione. Con piano-sequenza, si intende un unico segmento narrativo autonomo ottenuto attraverso una sola inquadratura, priva di interventi di montaggio, che assume per intero il ruolo di una scena.
L'idea iniziale di riprodurre il tempo reale sul grande schermo ha assunto, con il passare degli anni, tratti sempre più complessi, adeguandosi all'evoluzione dei mezzi a disposizione e alle nuove prospettive cinematografiche che hanno cambiato la natura di questo virtuosismo, di cui Orson Welles è stato un pioniere. L'occhio dello spettatore, spinto verso una partecipazione attiva, si sofferma sulla continuità dell'azione, ma la percezione di trovarsi di fronte a un artificio (quando, originariamente, lo scopo unico del piano-sequenza era quello di mostrare la realtà nella maniera più naturale possibile) lo porta a cercare con una certa trepidazione quel cut che potrebbe anche non arrivare mai: cinquantaquattro anni dopo Alfred Hitchcock, che nel 1948 aveva sognato di girare Nodo alla gola in un'unica inquadratura (senza fare i conti con i limiti fisici della pellicola), Aleksandr Sokurov, grazie alle potenzialità delle riprese in digitale, nel 2002, con il capolavoro assoluto Arca russa, realizza per primo un intero film in piano-sequenza.
In occasione dell'uscita di 1917 di Sam Mendes, vi proponiamo un elenco dei nostri piani-sequenza preferiti:
1) L'esplosiva apertura de L'infernale Quinlan di Orson Welles (1958)
2) L'infinito flusso di immagini di Arca russa di Aleksandr Sokurov (2002)
3) Poesia e tragedia ne Le armonie di Werckmeister di Béla Tarr (2000)
4) Il mistero del finale di Professione: reporter di Michelangelo Antonioni (1975)
5) Il viaggio in auto ne I figli degli uomini di Alfonso Cuarón (2006)
6) Il tempo e lo spazio in Nostalghia di Andrej Tarkovskij (1983)
7) Il ballo ne Lo sguardo di Ulisse di Theodoros Angelopoulos (1995)
8) "Hollywood ending" ne I protagonisti di Robert Altman (1992)
9) Il camaleontico Bruce Willis ne Il falo delle vanità di Brian De Palma (1990)
10) La soggettiva di Halloween di John Carpenter (1978)
11) La sequenza di apertura di Boogie Nights di Paul Thomas Anderson (1997)
12) La discesa nel club di Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese (1990)
13) L'eterno "effetto speciale" di Birdman di Alejandro González Iñárritu (2014)
14) Il pirotecnico opening di Breaking News di Johnnie To (2004)
15) La spiaggia di Dunkirk in Espiazione di Joe Wright (2007)
16) Il tuffo in discoteca ne L'uomo in più di Paolo Sorrentino (2001)
17) La sparatoria nell'ospedale di Hard Boiled di John Woo (1990)
18) La lotta senza esclusione di colpi di Tony Jaa in The Protector di Prachya Pinkaew (2005)
19) La sperimentazione oltre il classico in Nodo alla gola di Alfred Hitchcock (1948)
20) Le origini di un gangster in Scarface di Howard Hawks (1932)
21) Il "volo" di Soy Cuba di Mikhail Kalatozov (1964)
22) L'adrenalinico Día de los muertos in Spectre di Sam Mendes (2015)
23) La danza aerea ne Il piacere di Max Ophüls (1952)
24) La vertigine in Tenebre di Dario Argento (1982)
25) L'ingresso nella quotidianità in Una giornata particolare di Ettore Scola (1977)
+ 1 da una serie televisiva... True Detective (1x04) di Cary Joji Fukunaga (2014)
L'idea iniziale di riprodurre il tempo reale sul grande schermo ha assunto, con il passare degli anni, tratti sempre più complessi, adeguandosi all'evoluzione dei mezzi a disposizione e alle nuove prospettive cinematografiche che hanno cambiato la natura di questo virtuosismo, di cui Orson Welles è stato un pioniere. L'occhio dello spettatore, spinto verso una partecipazione attiva, si sofferma sulla continuità dell'azione, ma la percezione di trovarsi di fronte a un artificio (quando, originariamente, lo scopo unico del piano-sequenza era quello di mostrare la realtà nella maniera più naturale possibile) lo porta a cercare con una certa trepidazione quel cut che potrebbe anche non arrivare mai: cinquantaquattro anni dopo Alfred Hitchcock, che nel 1948 aveva sognato di girare Nodo alla gola in un'unica inquadratura (senza fare i conti con i limiti fisici della pellicola), Aleksandr Sokurov, grazie alle potenzialità delle riprese in digitale, nel 2002, con il capolavoro assoluto Arca russa, realizza per primo un intero film in piano-sequenza.
In occasione dell'uscita di 1917 di Sam Mendes, vi proponiamo un elenco dei nostri piani-sequenza preferiti:
1) L'esplosiva apertura de L'infernale Quinlan di Orson Welles (1958)
2) L'infinito flusso di immagini di Arca russa di Aleksandr Sokurov (2002)
3) Poesia e tragedia ne Le armonie di Werckmeister di Béla Tarr (2000)
4) Il mistero del finale di Professione: reporter di Michelangelo Antonioni (1975)
5) Il viaggio in auto ne I figli degli uomini di Alfonso Cuarón (2006)
6) Il tempo e lo spazio in Nostalghia di Andrej Tarkovskij (1983)
7) Il ballo ne Lo sguardo di Ulisse di Theodoros Angelopoulos (1995)
8) "Hollywood ending" ne I protagonisti di Robert Altman (1992)
9) Il camaleontico Bruce Willis ne Il falo delle vanità di Brian De Palma (1990)
10) La soggettiva di Halloween di John Carpenter (1978)
11) La sequenza di apertura di Boogie Nights di Paul Thomas Anderson (1997)
12) La discesa nel club di Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese (1990)
13) L'eterno "effetto speciale" di Birdman di Alejandro González Iñárritu (2014)
14) Il pirotecnico opening di Breaking News di Johnnie To (2004)
15) La spiaggia di Dunkirk in Espiazione di Joe Wright (2007)
16) Il tuffo in discoteca ne L'uomo in più di Paolo Sorrentino (2001)
17) La sparatoria nell'ospedale di Hard Boiled di John Woo (1990)
18) La lotta senza esclusione di colpi di Tony Jaa in The Protector di Prachya Pinkaew (2005)
19) La sperimentazione oltre il classico in Nodo alla gola di Alfred Hitchcock (1948)
20) Le origini di un gangster in Scarface di Howard Hawks (1932)
21) Il "volo" di Soy Cuba di Mikhail Kalatozov (1964)
22) L'adrenalinico Día de los muertos in Spectre di Sam Mendes (2015)
23) La danza aerea ne Il piacere di Max Ophüls (1952)
24) La vertigine in Tenebre di Dario Argento (1982)
25) L'ingresso nella quotidianità in Una giornata particolare di Ettore Scola (1977)
+ 1 da una serie televisiva... True Detective (1x04) di Cary Joji Fukunaga (2014)