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La grande bellezza: la versione estesa al cinema. Ecco le principali scene inedite

“Mi pare che fosse il 12 aprile 1925. Mio padre mi mise sulle spalle perché c’era una gran folla, ma capisce? Una folla, radunata per vedere un semaforo. Che bellezza! Che grande bellezza!”.

L’intervista di Jep Gambardella al Maestro del Cinema è solo una delle numerose scene inedite che fanno parte della versione estesa de La grande bellezza, la pellicola di Paolo Sorrentino vincitore del premio Oscar come miglior film straniero nel 2014.

Questa nuova edizione conta su trenta minuti in più rispetto al film uscito in sala nel maggio 2013 e sarà al cinema per soli tre giorni, dal 27 al 29 giugno, distribuita da Nexo Digital.

“Sono molto felice che la versione integrale de La grande bellezza possa arrivare al cinema” ha dichiarato il regista Paolo Sorrentino. “Durante il montaggio è stato necessario sacrificare alcune scene, fare delle scelte. Questa versione restituisce il film nella sua interezza, permettendo di apprezzare a pieno il lavoro di tutti gli attori, in particolar modo le interpretazioni di Giulio Brogi e Fiammetta Baralla che hanno impreziosito il film con il loro talento e la loro sensibilità”.

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Proprio la sequenza che vede protagonista Giulio Brogi nei panni del Maestro del Cinema è una delle più corpose e significative di questa riedizione de La grande bellezza. Grazie a questo personaggio inedito, Sorrentino esprime una delle molteplici chiavi di lettura della pellicola, nonché della sua poetica cinematografica e del suo rapporto con la settima arte.

“Che cosa è stato il cinema per lei?” chiede Jep durante la sua intervista; “Il cinema è una possibilità di sopravvivenza di fronte alla delusione che ci offre ogni giorno la realtà (…). Solo in una circostanza la realtà rivaleggia con il cinema. Quando irrompe l’amore”, sentenzia il Maestro.

L’amore e l’arte (in tutte le sue molteplici, e talvolta discutibili, forme) come strumenti di salvezza dall’anaffettività di un mondo grottesco e feroce, dove la disperazione e la solitudine sembrano destinate a prendere il sopravvento sulla bellezza e sui sentimenti più puri e disinteressati.

Un concetto che viene ribadito anche in un’altra scena inedita, benché in questo caso si tratti di una sequenza allungata rispetto alla versione cinematografica. Stiamo parlando dell’incontro notturno tra Jep Gambardella e Fanny Ardant. In questa circostanza, il personaggio interpretato da Toni Servillo non si limita a salutare l’attrice francese e a scambiare con lei uno sguardo, ma le rivolge la parola.

“Madame Ardant, posso dirle una cosa audace? La prima volta che la vidi in La signora della porta accanto mi innamorai perdutamente di lei” dice lo scrittore; al che la Ardant risponde così: “Posso dirle anch’io una cosa audace? Avrei tanto voluto essere davvero la signora della porta accanto. Per sapere cosa significa morire d’amore”.

Come detto, in questa edizione estesa del film anche l’attrice Fiammetta Baralla ha un ruolo importante, vestendo i panni della madre di Ramona, un personaggio totalmente assente e nemmeno evocato nella pellicola del 2013. La madre di Ramona compare in un breve episodio in un casolare laziale dove Jep, Ramona e suo padre si ritrovano per una breve visita di cortesia alla donna, che sembra però non curarsi della loro presenza.

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Leggermente allungati rispetto all’originale sono quasi tutti i momenti della relazione tra Jep e Ramona (Sabrina Ferilli): dalla festa presso il collezionista d’arte al tour notturno tra palazzi e giardini romani che si conclude a Villa Medici, fino al rito preparatorio per il funerale di Andrea (Luca Marinelli).

Anche il personaggio di Romano, interpretato da Carlo Verdone, trova ulteriore spazio all’interno della pellicola e ne vengono sottolineate le costanti umiliazioni che si trova costretto a subire dalla sua compagna (Anna Della Rosa). L’apice è rappresentato dalla scena che prelude all’addio di Romano alla Città Eterna, una sequenza molto cara a Verdone, come da lui stesso dichiarato, e reinserita dopo essere stata esclusa dal montaggio originale.

Dopo il discreto successo del suo spettacolo teatrale, Romano è deluso dalla crudele indifferenza della sua compagna che si ostina a trattarlo come una pezza da piedi. Stufo, ordina alla donna di scendere dalla sua macchina e uscire definitivamente dalla sua vita.

Romano va via, ma dopo poco fa marcia indietro e raggiunge la sua compagna che nel frattempo si è seduta sulla scalinata di una chiesa: a questo punto, a sorpresa, la ragazza gli offre una prestazione sessuale e Romano subito accetta, ma poi sul più bello si tira indietro e scappa spaventato, consapevole che quello è più un gesto di carità che una reale manifestazione di affetto. Così, amareggiato e deluso, Romano decide di lasciare Roma, non prima di aver salutato l’amico di una vita, Jep Gambardella.

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Tra le scene inedite de La grande bellezza sono presenti dei frammenti più dettagliati sulla vita della famiglia nobiliare dei Colonna, concentrandosi in modo particolare sulla figura della Contessa (interpretata da Sonia Gessner) e sulla sua disperata volontà di ancorarsi a un passato glorioso ormai lontano di cui sono rimasti solo cimeli conservati in una casa museo cui può avere accesso solo clandestinamente, pagando il custode notturno, e rimuginare su una gloria sfiorita che ha lasciato spazio alla più profonda e avvilente disperazione.

Concludiamo la nostra panoramica sulle scene più significative che compaiono in questo nuovo montaggio de La grande bellezza con il curioso e divertente episodio che vede protagonista il Cardinale Bellucci cui Roberto Herlitzka presta il volto.

“Ecco ci siamo! Qui è pieno di puzzole!” spiega il Cardinale, mentre guida una ricognizione nel bosco dei Tebaldi e cerca di sfuggire al primo incontro, imbarazzato, con Jep Gambardella. In questo modo viene evidenziata la componente grossolana dell’ecclesiastico, sospeso tra il proprio ruolo spirituale e una indole farsesca che lo porta a mostrarsi per quello che è: un individuo comico e allo stesso tempo tragico, incapace di garantire risposte concrete ai dubbi della fede e propenso a esorcizzare la propria inadeguatezza con la leggerezza.

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Per scoprire quali altre sorprese e scene inedite riserva la versione integrale de La grande bellezza, l’appuntamento è al cinema!

A questo indirizzo potete consultare l’elenco completo delle sale che proietteranno il film.

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