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L'ultimo film di Carlo Verdone si arrende allo streaming: «Le sale sono il posto più sicuro del mondo»

In occasione dell’uscita del suo nuovo libro La carezza della memoria (edito da Bompiani), Carlo Verdone ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera tornando a parlare dell’uscita del suo ultimo film.

Si vive una volta sola doveva arrivare in sala esattamente un anno fa ma, a causa della pandemia, è stato rimandato a data da destinarsi. Carlo Verdone non ha mai perso la speranza di vederlo uscire in sala, attendendo la finestra giusta, salvo doversi rassegnare ai molteplici rinvii: «Abbiamo aspettato finché era possibile. Un miracolo che non s’è mai avverato. Eravamo convinti che prima o poi ce l’avremmo fatta. A maggio, a settembre… A Natale le cose sono peggiorate. È diventato complicato tenerlo bloccato, perché c’è il pericolo che il film invecchi. Finiremo su una piattaforma. Abbiamo sperato in tutti i modi ma non puoi tenerlo fermo per un anno».

Il suo ventisettesimo film ha dato anche occasione a Verdone di riflettere sul futuro delle sale cinematografiche, sostenendo con sicurezza che «oggi sono il posto più sicuro del mondo, si entra in pochi, con la mascherina. Non vorrei che tutti si abituassero al divano. A casa ti squilla il telefono, il cane abbaia, c’è sempre qualcuno che parla. È un’interruzione continua. Il cinema è il tempio dell’immagine. La condizione dell’aggregazione e la condivisione sono fondamentali. Se anche Scorsese e Ridley Scott si sono messi a scrivere serie tv, anche loro pensano che non finirà presto, io stesso ho finito di scrivere la serie Vita da Carlo per Amazon: la mia vita vera al venti per cento e all’ottanta è romanzata. Ma la sala non morirà mai».

Sceneggiato da Verdone con Giovanni Veronesi e Pasquale Plastino, il film vede come co-protagonisti Anna Foglietta, Rocco Papaleo e Max Tortora. La sua uscita è ormai imminente.


 

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