News
Marvel contro tutti: un riassunto delle dichiarazioni degli ultimi giorni contro i cinecomics

È dall'inizio di ottobre che la Marvel è finita al centro di un ciclone di critiche provenienti da affermati autori di tutto il mondo: da Martin Scorsese a Francis Ford Coppola, fino ad arrivare a Ken Loach.

Ovviamente i registi e gli attori che hanno fatto parte del MCU (ma anche gli accaniti fan) hanno risposto a queste dichiarazioni, difendendo i loro lavori e il loro valore nel panorama cinematografico contemporaneo.

Il tutto è cominciato con Martin Scorsese che, in un'intervista di Empire, ha dichiarato: "Non li guardo. Ci ho provato, eh? Ma non è cinema. La cosa più vicina a cui riesco a pensare quando li vedo sono i parchi a tema, nonostante siano realizzati molto bene e nonostante il lavoro degli attori che cercano di fare del loro meglio in quelle circostanze. Non è cinema che parla di esseri umani che cercano di trasmettere emozioni ed esperienze psicologiche ad altri esseri umani"

Già dopo questa prima dichiarazione molti fan sia di Scorsese sia della Marvel si sono lanciati sulle varie piattaforme social per discutere dei meriti e delle mancanze di questi film.

Le prime risposte autorevoli dal mondo Marvel sono arrivate da James Gunn e da Joss Whedon, rispettivamenti registi delle saghe sui Guardiani della Galassia e sugli Avengers: entrambi gli autori hanno espresso il loro amore e rispetto per le opere di Scorsese, lamentandosi di queste critiche "al buio".

James Gunn ha scritto: "Martin Scorsese è uno dei miei registi preferiti tra i viventi. Per me fu un oltraggio l'attacco a L'ultima tentazione di Cristo senza che le persone avessero visto il film. Ora il fatto che lui faccia lo stesso con i miei film mi rattrista. Detto questo, lo amerò sempre e non vedo l'ora di vedere The Irishman".

Oltre a Gunn e a Whedon, anche Samuel L. Jackson si è unito alla conversazione, dichiarando, durante un'intervista: "I film sono film, quello che ha detto Scorsese equivale a dire che Bugs Bunny non è divertente. Forse non a tutti piacciono i suoi film, giusto? Ognuno ha la propria opinione, e va bene così. Non fermerà di certo nessuno dal fare film".

L'interprete di Nick Fury è poi stato seguito da Robert Downey Jr., uno dei primi a credere nel progetto MCU. Durante il programma radio The Howard Stern Show, Downey ha detto: "Apprezzo che Scorsese abbia espresso la sua opinione perché credo che, come in ogni cosa, sia necessario avere diverse prospettive per poi superare la discussione. Ci sarebbero molte cose da dire su come questi "film di genere" abbiano rovinato un periodo, o l'arte, cinematografica. Ma c'è anche da riconoscere che presentarsi sul mercato ed eliminare la propria competizione nel modo in cui ha fatto la Marvel ha un che di fenomenale".

Un ulteriore affondo è arrivato dal Lumière Film Festival dove Francis Ford Coppola ha ripreso i commenti di Scorsese e ha fatto un passo più in là.

Il regista de Il padrino e Apocalypse Now ha, infatti, dichiarato: "Martin è stato gentile a dire che non si tratta di cinema. Non ha detto che sono progetti spregevoli, che è, invece, ciò che sostengo io".

Alla sua voce autorevole si sono aggiunti anche Ken Loach e Fernando Meirelles.

Il primo, parlando con Sky News durante il tour promozionale del suo Sorry We Missed You, ha affermato: "I film Marvel vengono creati come merci all'ingrosso...come gli hamburger. Si tratta semplicemente di realizzare un prodotto che farà un grande quantità di soldi per una grossa società. Sono esercizi cinici. Sono beni per il mercato, non hanno nulla a che fare con l'arte cinematografica".

Gli ha fatto seguito Meirelles, dal Mumbai Film Festival: "Non posso che concordare con Scorsese perché io non guardo i film della Marvel. Mi è capitato di guardare uno Spiderman circa otto anni fa e basta. Non sono interessato".

A cercare di calmare il dibattito una volta per tutto è stato nuovamente James Gunn, seguito poi da Jon Favreau.

Il primo ha scritto un lungo post su Instagram nel quale paragona i supereroi ai gangster e ai cowboy dell'epoca: "Gran parte dei nostri nonni pensava che tutti i film con i gangster fossero uguali e spesso li definivano "spregevoli". Alcuni dei nostri bisnonni pensavano addirittura la stessa cosa dei western e credevano che i film di John Ford, Sam Peckinpah e Sergio Leone fossero identici. Ricordo un prozio che, sentendomi tessere le lodi di Star Wars, mi disse "L'ho già visto quando si intitolava 2001 - Odissea nello spazio e caspita se era noioso!". I supereroi sono semplicemente i gangster/cowboy/esploratori dello spazio di oggi. Alcuni film sui supereroi sono brutti, altri sono belli. Come con i western e i film sui gangster (e come ogni film in generale), non tutti saranno capaci di apprezzarli, anche alcuni geni. E va bene così".

Favreau, invece, ha commentato le dure affermazioni di Coppola e Scorsese durante un'intervista con la CNBC: "Loro due sono tra i miei eroi e si sono guadagnati il diritto di esprimere la loro opinione. Non farei ciò che faccio se non ci fossero stati loro ad aprirmi la strada. Sono stati per me una grande fonte di ispirazione, fin dai tempi di Swingers dove cito Scorsese. Per me possono dire tutto ciò che vogliono".

La polemica sarà finalmente conclusa o ci sarà ancora qualcuno che si vuole unire al coro?

 

Fonte: Variety

Maximal Interjector
Browser non supportato.