Il romanzo di “C’era una volta a… Hollywood” di Quentin Tarantino ha avuto notevole successo e amplia il mondo dei personaggi, fornendoci una maggiore caratterizzazione che, per ovvie ragioni, nel film è meno presente.
Tra i principali cambiamenti che il libro apporta vi è però il finale. Nel libro, infatti, vi è una telefonata tra Rick Dalton (interpretato da Leonardo DiCaprio) e la giovane attrice Trudi Fraser (Julia Butters). La scena era stata girata anche per il film ma è stata poi tagliata in fase di montaggio per far terminare la pellicola con un finale alternativo alla vicenda di Sharon Tate e dell’Eccidio di Cielo Drive.
«C'è un motivo se non è nel film», ha spiegato Quentin Tarantino a Empire. «Se reciti quella scena, è la fine. Devi quasi ricominciare da capo il film».
Mantenere il dialogo telefonico tra Rick e Trudi come finale originale avrebbe significato dare una funzione diversa alla sequenza dell’attacco dei Manson. «La notte degli omicidi è l'epilogo» spiega Tarantino. «Ho persino fatto apparire "epilogo" prima che iniziasse. Ma quello che abbiamo imparato è che la notte degli omicidi di agosto non è un epilogo. È il terzo atto del film».
Il romanzo, che ha una struttura diversa, ha permesso al regista di includere questo finale alternativo, rendendo la chiusura del romanzo più tenue.
Tra i principali cambiamenti che il libro apporta vi è però il finale. Nel libro, infatti, vi è una telefonata tra Rick Dalton (interpretato da Leonardo DiCaprio) e la giovane attrice Trudi Fraser (Julia Butters). La scena era stata girata anche per il film ma è stata poi tagliata in fase di montaggio per far terminare la pellicola con un finale alternativo alla vicenda di Sharon Tate e dell’Eccidio di Cielo Drive.
«C'è un motivo se non è nel film», ha spiegato Quentin Tarantino a Empire. «Se reciti quella scena, è la fine. Devi quasi ricominciare da capo il film».
Mantenere il dialogo telefonico tra Rick e Trudi come finale originale avrebbe significato dare una funzione diversa alla sequenza dell’attacco dei Manson. «La notte degli omicidi è l'epilogo» spiega Tarantino. «Ho persino fatto apparire "epilogo" prima che iniziasse. Ma quello che abbiamo imparato è che la notte degli omicidi di agosto non è un epilogo. È il terzo atto del film».
Il romanzo, che ha una struttura diversa, ha permesso al regista di includere questo finale alternativo, rendendo la chiusura del romanzo più tenue.