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86 anni di Sophia Loren: I suoi cinque film migliori

C'è una fonte della giovinezza: è nella tua mente, nei tuoi talenti, nella creatività che porti nella vita. Quando impari ad attingere a questa sorgente, avrai davvero sconfitto l'età.


Il 20 Settembre 1934 nasce a Roma Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, in arte Sophia Loren


 

Annoverata fra le più grandi dive della storia del cinema, Sophia Loren avvia la propria carriera nel mondo dello spettacolo a soli quindici anni, quando vince il suo primo concorso di bellezza. Appena un anno più tardi l'incontro che le cambierà la vita: quello con Carlo Ponti, produttore cinematografico e suo futuro marito.

Il debutto sul grande schermo avviene nei primissimi anni Cinquanta, sotto lo pseudonimo di Sofia Lazzaro: sarà il produttore Goffredo Lombardo a suggerirle "Sophia Loren", ispirandosi al cognome dell'attrice svedese Märta Torén e auspicando alla prorompente e affascinante stella nascente una folgorante carriera anche all'estero.

Di lì a poco, la lungimiranza di Lombardo si sarebbe trasformata in Storia. Nel corso di oltre sessant'anni, Sophia Loren ha lavorato con alcuni dei più grandi registi di tutti i tempi: musa ineguagliata di Vittorio De Sica, oltre ai nostrani Dino Risi, Mario Monicelli, Ettore Scola (per citarne alcuni), la diva ha conquistato anche Hollywood e nomi del calibro di Sidney Lumet, Charlie Chaplin, Martin Ritt, Robert Altman.

Memorabili, inoltre, alcune delle sue collaborazioni con i partner attoriali. Prima fra tutte, quello con Marcello Mastroianni: un legame rafforzato da un profondo affetto, oltre che dall'intesa sul set e dalla reciproca stima professionale.

Con Sophia ci siamo sempre intesi a meraviglia. Se mia madre andava al cinema e mi vedeva con altre interpreti mi telefonava preoccupata: Marcè, che hai fatto? Hai litigato con Sophia?

Marcello Mastroianni





Ho interpretato con lui tante storie che posso dire di aver passato vent’anni della mia vita a lavorare    accanto a lui. Per me è stato il più insostituibile e meraviglioso amico della mia vita.

Sophia Loren

 

In occasione dell' 86° compleanno della grande diva, abbiamo stilato una classifica dei suoi cinque migliori film. Scopriamoli insieme:


5) L'oro di Napoli (Vittorio De Sica, 1954)
 

Un meraviglioso prisma dei mille volti del popolo partenopeo. Le (sei) storie scelte ne raccontano la pazienza (o la sua mancanza/perdita), scandagliando luci e ombre di un'umanità vessata dalla fame e dalla povertà, dal sopruso e dal ridicolo, col gusto del bozzetto senza scadere nello stereotipo.

La nostra recensione
 

4) Ieri, oggi, domani (Vittorio De Sica, 1963)



Vittorio De Sica abbandona l'impegno neorealista per confezionare tre segmenti ascrivibili al genere della commedia popolare. Un tour nazionale che sviscera solo apparentemente tematiche scottanti (la povertà, l'alienazione, il senso della morale) per concentrarsi in realtà su caratterizzazioni di grande impatto comico (memorabili la verace Adelina e il cliente bolognese interpretato da Mastroianni).

La nostra recensione


3) Matrimonio all'italiana (Vittorio De Sica, 1964)



 
La regia elimina lo spirito teatrale della materia di base, puntando sulla struttura narrativa (la notevole e ponderata costruzione a flashback) ed esaltando l'odissea della protagonista, figura carnale in bilico tra reminiscenze ancestrali e attitudine femminista.

La nostra recensione


2) Una giornata particolare (Ettore Scola, 1977)



Attraverso il dramma da camera, Scola mostra come la cultura governativa possa definire i valori "buoni e quelli cattivi", e come l'imposizione di questi distrugga colui che a quei valori non può e non vuole conformarsi. Sintesi perfetta di buon cinema, missione documentaria e passione civile.

La nostra recensione


1) La Ciociara (Vittorio De Sica, 1960)



Lo schematismo narrativo e ideologico è evidente, ma la presenza esplosiva della Loren (perfetta in una parte che era stata pensata per l'apparentemente ben più calzante Anna Magnani) riesce a rendere il film quasi epico, con momenti di vita quotidiana funzionali a comprendere il necessario pragmatismo contadino e scene entrate di diritto nell'immaginario collettivo.
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