After The Hunt: Dopo la caccia
After The Hunt
Durata
139
Formato
Regista
In seguito alla denuncia per molestie sessuali portata avanti dalla studentessa modello Maggie (Ayo Edebiri), l'ateneo di Yale rischia di subire un duro colpo alla propria rispettabilità. In particolare, sono coinvolti il docente Hank (Andrew Garfield), presunto colpevole dell'oltraggio, e Alma (Julia Roberts), stimata professoressa della facoltà dal passato oscuro e imperscrutabile. Entrambi, nel frattempo, si stanno contendendo un'ambita promozione all'interno dell'ateneo.
Luca Guadagnino continua a stravolgere le regole del gioco, a spiazzare, a ribaltare di segno il senso del cinema hollywoodiano contemporaneo, con una verve cinematografica però più appannata rispetto a quanto visto nel recente passato (basti pensare agli splendidi Chiamami col tuo nome, Suspiria, Bones and All e Queer: esempi di cinema purissimo, uno più bello dell'altro). L'autore palermitano osa dal punto di vista stilistico, privilegiando qui una veste elegante e controllata che appare meno performante, seppur a suo modo seducente, rispetto a quanto visto ad esempio in Challengers (2024), altro progetto fuori dagli schemi nelle sue spericolate provocazioni. Il controllo sul mezzo espressivo è totale, ma la sensazione di trovarsi di fronte a un film "alimentare", tutto costruito per mettere in luce un tema più o meno scottante, è forte: i limiti risiedono nella sceneggiatura di Nora Garrett che, se da un lato ha il pregio di affrontare tematiche urgenti con diligente distanza, dall'altro finisce per accartocciarsi su stessa tra esasperate cacofonie e fumosi twist che rischiano la banalità. Rimane indiscutibile qualche guizzo nel disegno di un pugno di personaggi tutti a loro modo opportunisti e "sgradevoli", costretti a mentire agli altri o a se stessi, soffocati da un ambiente tossico. Il gioco delle zone d'ombra che si rincorrono e sovrappongono è tirato fin troppo per le lunghe, ma la direzione degli attori si attesta comunque su un buon livello. Verboso e dal passo a tratti pesante, rimane un prodotto da godersi su piattaforma streaming comodamente seduti sul divano di casa, senza troppe pretese. Accattivante prova di Julia Roberts, a cui viene finalmente concessa l'opportunità di confrontarsi con un ruolo scomodo, ma anche Andrew Garfield brilla a dovere. Grande, come sempre, Michael Stuhlbarg, perfettamente a suo agio nella parte dell'eccentrico marito di Alma. Guadagnino, per sua stessa ammissione, come modello ha tenuto a mente i film girati da Woody Allen tra la seconda metà degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, in particolare Crimini e misfatti e Un'altra donna. E i titoli di testa con quel font su sfondo nero, sono un gustoso omaggio al regista newyorkese. Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2025.