Alta tensione

Aléx (Maïwenn Le Besco) invita l'amica Marie (Cécile De France) a trascorrere un weekend di studio nella sua casa in campagna, dove vive la sua famiglia. La sera stessa dell'arrivo delle ragazze, però, un misterioso omicida suona alla porta e comincia un pericoloso gioco al massacro.

Uno dei titoli più riusciti del “Rinascimento horror” francese degli anni Duemila, Alta tensione è quasi interamente giocato su un importante svelamento finale che stravolge completamente le sorti di quanto mostrato in precedenza. Raffinato gioco psicologico a incastro, in cui si muovono inseguitore e inseguita, è un esempio di come si possa riprendere un modello di horror tradizionale con intelligenza. L'unico limite della pellicola è che, una volta intuito il segreto, l'interesse rischia di calare drammaticamente. La regia è comunque molto attenta a creare un'atmosfera di strisciante disagio che, dall'inizio alla fine, accompagna le sventure delle ragazze protagoniste. Grande performance di Cécile De France, vittima di un tremendo scherzo del destino. Colonna sonora pop spericolata, dai Ricchi e Poveri ai Muse. Vagamente ispirato nella prima parte a Intensity di Dean Koontz, che non gradì e rifiutò di essere accostato in qualsiasi modo alla pellicola.