Amityville: Il risveglio
Amityville: The Awakening
Durata
85
Formato
Regista
Belle (Bella Thorne) si trasferisce con la famiglia al numero 112 di Ocean Avenue, nella cittadina costiera di Amityville. Il prezzo vantaggioso col quale sua madre (Jennifer Jason Leigh) riesce a ottenere l'abitazione, permette alla donna di far fronte alle costose cure mediche del figlio James (Cameron Monaghan), gemello di Belle in stato comatoso, e prendersi cura della sorellina minore Juliet. Molto presto, però, la liceale scopre che quella casa è stato teatro di un orrendo massacro…
Dopo il capostipite Amityville Horror (1979) di Stuart Rosenberg ci sono stati ben diciassette altri film della saga prima dell’uscita di questa pellicola. Così, dire qualcosa di nuovo e originale su questo ambito risulta praticamente impossibile e non ci riesce nemmeno Franck Khalfoun, regista dell’interessante Maniac (2012). Qualche spunto efficace c’è (l’uso dell’ironia, in primis), ma non basta per dare un senso effettivo a un’operazione che si muove su cliché narrativi di vario genere, soprattutto nella seconda parte. Qualche brivido inizialmente il film lo regala, ma poi si affloscia nella mediocrità e non riesce più a emozionare, risultando sempre più banale e meno coinvolgente con il passare dei minuti. E, come se non bastasse, la questione legata al coma viene molto superficializzata e usata soltanto per provare a rendere più profonda un'operazione che di profondo ha ben poco.
Dopo il capostipite Amityville Horror (1979) di Stuart Rosenberg ci sono stati ben diciassette altri film della saga prima dell’uscita di questa pellicola. Così, dire qualcosa di nuovo e originale su questo ambito risulta praticamente impossibile e non ci riesce nemmeno Franck Khalfoun, regista dell’interessante Maniac (2012). Qualche spunto efficace c’è (l’uso dell’ironia, in primis), ma non basta per dare un senso effettivo a un’operazione che si muove su cliché narrativi di vario genere, soprattutto nella seconda parte. Qualche brivido inizialmente il film lo regala, ma poi si affloscia nella mediocrità e non riesce più a emozionare, risultando sempre più banale e meno coinvolgente con il passare dei minuti. E, come se non bastasse, la questione legata al coma viene molto superficializzata e usata soltanto per provare a rendere più profonda un'operazione che di profondo ha ben poco.