Ballerina

Dopo aver assistito all’omicidio del padre, la piccola Eve cresce nella scuola di ballo della Ruska Roma, che le offre aiuto e protezione. Sottoposta per anni a durissimi allenamenti, Eve (Ana de Armas) diventa una temibile guerriera, impegnata in delicate e pericolose missioni. Nello svolgere una di queste, incontra un uomo appartenente alla stessa setta che aveva causato la morte del padre. Si accende così in lei un’inarrestabile desiderio di vendetta. 

Collocato narrativamente tra gli eventi del terzo e del quarto film del franchise di John Wick, Ballerina segue le avventure di un personaggio che viene solamente abbozzato in John Wick 3 – Parabellum. Aperto da un prologo potente (sebbene non particolarmente originale), che scaraventa subito lo spettatore all’interno della cornice violenta entro la quale si ambienta la storia, il film propone una versione femminile del leggendario sicario protagonista degli altri capitoli della saga. Con una trama ridotta all’osso e una caratterizzazione del personaggio principale appena accennata, Ballerina punta tutto su ottime sequenze di combattimento, su un ritmo adrenalinico e sulla ripresa di elementi e volti noti dell’universo di John Wick. Il ritorno dell’elegante direttore Winston e del fumettoso hotel Continental possono sicuramente far piacere ai fan del franchise, tuttavia manca a questo spin-off il coraggio di provare ad aggiornare una saga arrivata ormai al suo quinto film; così Ballerina preferisce seguire la strada sicura tracciata dai precedenti capitoli e sceglie di rischiare poco o nulla. Buona comunque la prova di Ana de Armas, fascinosa e spietata, a suo agio sia in abito da sera che nelle vesti per lei meno usuali di una killer professionista.