Il coraggioso

Raphael (Johnny Depp) ha ancora una settimana da trascorrere con la sua famiglia con cui vive in un accampamento di baracche presso una discarica: per disperazione, ha venduto il proprio corpo a dei loschi produttori di snuff movies in cambio di pochi soldi. Ma per i nativi americani delle squallide riserve non ci sono speranze di riscatto possibili.

Esordio alla regia per l'attore Johnny Depp, nelle cui vene scorre sangue Cherokee: insieme al fratello, ha scritto la sceneggiatura de Il coraggioso partendo da un romanzo di Gregory McDonald. Nonostante qualche evidente ingenuità, il debutto è da considerarsi complessivamente ben riuscito: le atmosfere di torrida marcescenza desertica in cui si dipanano le giornate indolenti e sempre uguali di Raphael dimostrano una buona consapevolezza autoriale, mentre visionarie e struggenti sono le sequenze “circensi” del pre-finale, con la famiglia riconciliata che gioca e si diverte insieme per un'ultima volta. Un altro pregio della pellicola è la delicatezza assolutamente priva di morbosità con cui Depp si approccia al mondo osceno degli snuff movies, evitando di mostrare altro, al di là della vischiosa perversità dei suoi ambienti e attanti. Marlon Brando compare nel ruolo del regista di film maledetti e, nonostante il corpo in disfacimento, riesce ancora a imporre il proprio carisma. Forse Depp, anche attore misurato, sogna un po' troppo, concedendosi qualche divagazione onirica non sempre riuscita e qualche esagerazione forzatamente d'impatto (i minacciosi aiutanti che ricordano a Raphael la sua terrificante scadenza), ma la materia non è affatto semplice e assai articolata e uscirne evitando ogni eccesso retorico o sensazionalistico è impresa non da poco.