Le diavolerie di Till
Les aventures de Till L'Espiègle
Durata
102
Formato
Regista
Nelle Fiandre del XVI° secolo, gli spagnoli impongono una severa dittatura nei confronti di una popolazione da sempre abituata a una certa autonomia. Gli abitanti di quelle terre rumoreggiano e la ribellione è sempre più vicina. Till (Gérard Philipe), un ragazzo allegro e carismatico, sarà uno dei promotori principali dell'imminente sommossa.
Uno dei rarissimi esempi di film di finzione nella sterminata carriera del documentarista Joris Ivens (qui accompagnato alla regia da Gérard Philipe), Le diavolerie di Till è anche uno dei titoli meno riusciti del cineasta olandese. La pellicola, tratta dall'omonimo romanzo di Charles De Coster, non riesce a catturare pienamente l'attenzione dello spettatore dimostrandosi troppo presto priva del giusto fascino e della grinta necessaria (sia narrativa che stilistica) per far sembrare credibili le vicende, completamente basate su un sentimento di rabbia e di rivalsa. I personaggi che dominano la scena sembrano più che altro mossi da motivazioni futili, e le tinte leggere e briose impresse dalla regia (probabilmente per accontentare una larga fascia di pubblico più affine alle commedie che ai film in costume) risultano fuori luogo e poco credibili. Buona ricostruzione storica, ricca di dettagli.
Uno dei rarissimi esempi di film di finzione nella sterminata carriera del documentarista Joris Ivens (qui accompagnato alla regia da Gérard Philipe), Le diavolerie di Till è anche uno dei titoli meno riusciti del cineasta olandese. La pellicola, tratta dall'omonimo romanzo di Charles De Coster, non riesce a catturare pienamente l'attenzione dello spettatore dimostrandosi troppo presto priva del giusto fascino e della grinta necessaria (sia narrativa che stilistica) per far sembrare credibili le vicende, completamente basate su un sentimento di rabbia e di rivalsa. I personaggi che dominano la scena sembrano più che altro mossi da motivazioni futili, e le tinte leggere e briose impresse dalla regia (probabilmente per accontentare una larga fascia di pubblico più affine alle commedie che ai film in costume) risultano fuori luogo e poco credibili. Buona ricostruzione storica, ricca di dettagli.