Il teorema di Margherita
Le Théorème de Marguerite
Durata
112
Formato
Regista
Margherita (Ella Rumpf) sta per ultimare il suo dottorato in Matematica con una tesi presso l’Ècole Normale Supérieure, che le promette un futuro da ricercatrice. Tale progetto è però vanificato quando il professore, suo punto di riferimento, decide di seguire un altro studente, Lucas, che scopre un errore nella tesi. Invitata a cambiare relatore e ricerca, Margherita è umiliata, ma reagisce con determinazione, abbandonando l’ambiente protetto della scuola per inoltrarsi in un mondo fino ad allora a lei sconosciuto.
Nel suo ottimismo da favola, il film, ascrivibile al genere del romanzo di formazione, è piacevole e coinvolgente, anche se non privo di evidenti difetti, quali alcune cadute di ritmo e qualche cliché nell’insieme colorito e torbido delle esperienze della seconda vita dell’ex dottoranda. L’apporto della matematica francese Ariane Mézard nella fase di scrittura ha consentito di esplorare in modo convincente le molteplici facce della Matematica, spesso grande assente nei film sui maghi dei numeri: la sfida della razionalità al caos, ma anche l’inoltrarsi nella vertigine dell’infinito; l’intuizione che mette le ali al lavoro in momenti imprevisti, quando Margherita vede balenare formule sulle tessere del Mah Jong. Appare qui anche il tema del gioco d’azzardo che fa emergere l'aspetto pratico delle doti matematiche della protagonista, ma la espone all’illegalità. Oggetto del desiderio, Antagonista e Aiutante, la Matematica può così essere annoverata a buon diritto tra i protagonisti del film.
Nel suo ottimismo da favola, il film, ascrivibile al genere del romanzo di formazione, è piacevole e coinvolgente, anche se non privo di evidenti difetti, quali alcune cadute di ritmo e qualche cliché nell’insieme colorito e torbido delle esperienze della seconda vita dell’ex dottoranda. L’apporto della matematica francese Ariane Mézard nella fase di scrittura ha consentito di esplorare in modo convincente le molteplici facce della Matematica, spesso grande assente nei film sui maghi dei numeri: la sfida della razionalità al caos, ma anche l’inoltrarsi nella vertigine dell’infinito; l’intuizione che mette le ali al lavoro in momenti imprevisti, quando Margherita vede balenare formule sulle tessere del Mah Jong. Appare qui anche il tema del gioco d’azzardo che fa emergere l'aspetto pratico delle doti matematiche della protagonista, ma la espone all’illegalità. Oggetto del desiderio, Antagonista e Aiutante, la Matematica può così essere annoverata a buon diritto tra i protagonisti del film.