Kingpin

Roy Munson (Woody Harrelson), giovane promessa del bowling, diventa campione dello Stato dell'Iowa nel 1979. A seguito di un grave incidente che gli causa la perdita di una mano, Roy interrompe la sua carriera e finisce in rovina per molti anni. Sarà un bizzarro amish di nome Ismael (Randy Quaid) a convincerlo a tornare nel giro del bowling.

Dopo il successo di pubblico ottenuto con il demenziale Scemo & più scemo (1994), i fratelli Farrelly si dedicano a un'insulsa pellicola che unisce toni da commedia e risvolti tipici da road movie dal tono malinconico e cinico (almeno per quanto riguarda sfruttamento del talento altrui). Se la chimica tra i due protagonisti funziona grazie alla prove eccentriche di Woody Harrelson e Randy Quaid, l'intento satirico è talmente esplicito da risultare presto inefficace: la società è cattiva e governata dai soldi, l'unico modo per sopravvivere è fregare l'altro, e gli unici a salvarsi sono le persone più fuori dagli schemi e genuine. Messaggio che il film rende con pochezza e non troppa originalità.