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Lego Ninjago - Il Film
The LEGO Ninjago Movie
Durata
101
Formato
Regista
La Città di Ninjago è perennemente sotto assedio e attaccata quotidianamente da Garmadon, La Persona Più Cattiva Che Esista. A ergersi come difensori, cinque ragazzini che nascondono la loro identità di guerrieri ninja, addestrati dal saggio maestro Wu: tra loro Lloyd, il Ninja Verde, che per sua disgrazia è anche figlio di Garmadon.
Secondo spin-off di The Lego Movie (2014), dopo Lego Batman – Il film (2017), Lego Ninjago – Il Film riprende le tematiche delle due opere precedenti (il rapporto padre-figlio, l’insicurezza, il senso di solitudine del protagonista) e le esplicita in maniera didascalica, adattandole a favore di un pubblico quasi esclusivamente infantile. Probabilmente l'operazione paga il passaggio al grande schermo, quantomeno a livello di durata, dopo che la serie di successo Lego Ninjago: Masters of Spinjitzu, in produzione dal 2011, è arrivata alla settima stagione, con mini episodi della durata di 20 minuti mai veramente convincenti dal punto di vista visivo. Al contrario, il film gode di discreta fattura, con sequenze che mescolano stop motion, animazione digitale, live action e diverse riprese in cui le minifigures animate si relazionano con un ambiente reale, ma a livello contenutistico e, soprattutto, di ritmo narrativo, si assiste a una lieve regressione rispetto al passato: non mancano le trovate sorprendenti, qualche sequenza forte c’è (su tutte, il racconto di Garmadon sull’abbandono di Lloyd) ma nel complesso il tutto risente dell’assenza di personaggi veramente carismatici e capaci di rimanere impressi nella memoria, oltre alla sensazione che non si sia voluto osare di più. Le coreografie dei combattimenti sono curate da Jackie Chan, presente come doppiatore del Maestro Wu nonché come narratore esterno nelle vesti di un negoziante.
Secondo spin-off di The Lego Movie (2014), dopo Lego Batman – Il film (2017), Lego Ninjago – Il Film riprende le tematiche delle due opere precedenti (il rapporto padre-figlio, l’insicurezza, il senso di solitudine del protagonista) e le esplicita in maniera didascalica, adattandole a favore di un pubblico quasi esclusivamente infantile. Probabilmente l'operazione paga il passaggio al grande schermo, quantomeno a livello di durata, dopo che la serie di successo Lego Ninjago: Masters of Spinjitzu, in produzione dal 2011, è arrivata alla settima stagione, con mini episodi della durata di 20 minuti mai veramente convincenti dal punto di vista visivo. Al contrario, il film gode di discreta fattura, con sequenze che mescolano stop motion, animazione digitale, live action e diverse riprese in cui le minifigures animate si relazionano con un ambiente reale, ma a livello contenutistico e, soprattutto, di ritmo narrativo, si assiste a una lieve regressione rispetto al passato: non mancano le trovate sorprendenti, qualche sequenza forte c’è (su tutte, il racconto di Garmadon sull’abbandono di Lloyd) ma nel complesso il tutto risente dell’assenza di personaggi veramente carismatici e capaci di rimanere impressi nella memoria, oltre alla sensazione che non si sia voluto osare di più. Le coreografie dei combattimenti sono curate da Jackie Chan, presente come doppiatore del Maestro Wu nonché come narratore esterno nelle vesti di un negoziante.
