Magic Mike XXL
Magic Mike XXL
Durata
115
Formato
Regista
Prima di salutare per sempre il palcoscenico, Magic Mike (Channing Tatum) decide di mettere in piedi, a Myrtle Beach, un grande strip-show con compagni vecchi e nuovi, e parte da Tampa insieme al suo entourage.
Abbandonati gli intenti (almeno in parte) impegnati del primo capitolo Magic Mike (2012) e orfani di Steven Soderbergh (comunque presente come produttore, direttore della fotografia e montatore), ma soprattutto dell'esplosivo Dallas (Matthew McConaughey), Mike e i suoi ragazzoni tornano in pista per una pellicola che gronda sudore e spettacolo, ma nessun desiderio di approfondimento narrativo. Sembra più che altro un pretesto da botteghino per fare contente le signore (che potranno consolarsi dalla perdita del texano e dell'imberbe Alex Pettyfer con nuovi adoni), questa volta ben accompagnate dai mariti che potranno dilettarsi con la bellezza matura di Jade Pinkett Smith e con quella più fresca di Amber Heard. Prevedibile che il seguito di una pellicola che aveva già esaurito il suo potenziale espressivo non fosse granché, ma qui, a parte gli addominali scolpiti, c'è davvero ben poco da vedere. La confezione è curata e le coreografie perfette, ma la sceneggiatura si dilunga senza mai approfondire e Mike, afflitto da noiose pene d'amore, perde molto del tormentato mordente che aveva nel capitolo precedente.
Abbandonati gli intenti (almeno in parte) impegnati del primo capitolo Magic Mike (2012) e orfani di Steven Soderbergh (comunque presente come produttore, direttore della fotografia e montatore), ma soprattutto dell'esplosivo Dallas (Matthew McConaughey), Mike e i suoi ragazzoni tornano in pista per una pellicola che gronda sudore e spettacolo, ma nessun desiderio di approfondimento narrativo. Sembra più che altro un pretesto da botteghino per fare contente le signore (che potranno consolarsi dalla perdita del texano e dell'imberbe Alex Pettyfer con nuovi adoni), questa volta ben accompagnate dai mariti che potranno dilettarsi con la bellezza matura di Jade Pinkett Smith e con quella più fresca di Amber Heard. Prevedibile che il seguito di una pellicola che aveva già esaurito il suo potenziale espressivo non fosse granché, ma qui, a parte gli addominali scolpiti, c'è davvero ben poco da vedere. La confezione è curata e le coreografie perfette, ma la sceneggiatura si dilunga senza mai approfondire e Mike, afflitto da noiose pene d'amore, perde molto del tormentato mordente che aveva nel capitolo precedente.