Mamma Mia!
Mamma Mia!
Durata
108
Formato
Regista
Nell'incantevole isola di Kalokairi, Grecia, Donna (Meryl Streep) gestisce un albergo insieme alla figlia Sophie (Amanda Seyfried): quest'ultima, in procinto di sposarsi, spedisce segretamente l'invito a tre diversi uomini (Pierce Brosnan, Colin Firth, Stellan Skarsgård), tutti papabili di possibile paternità. Il loro arrivo coglie di sorpresa Donna, che dopo vent'anni si ritroverà faccia a faccia con gli amori del passato.
Adattamento cinematografico dell'omonimo musical della commediografa Catherine Johnson (anche sceneggiatrice), diretto da Phyllida Lloyd sulla scia del gran successo al botteghino ottenuto a livello mondiale. Un'opera che brilla di luce riflessa, sorretta dalla colonna sonora evergreen, basata sui più grandi successi degli ABBA, e dalla notevole performance di una radiosa Meryl Streep, che con ogni sua mossa riempie la scena, esibendosi instancabilmente in prove di canto e ballo. Poco altro, comunque, dietro alle note trascinanti e ai lustrini di una confezione impeccabile (coloratissima e scintillante la fotografia di Haris Zambarloukos): lo script è esile ai limiti dell'approssimazione, la quantità di melassa sfiora i livelli di guardia e i comprimari maschili appaiono a tratti ingessati e fuori contesto. In ogni caso, è difficile non farsi contagiare dalla sfrenata positività di un divertissement sognante e nostalgico. Esilarante Julie Walters nel ruolo di Rosie. Candidato a due Golden Globe (miglior film e attrice).
Adattamento cinematografico dell'omonimo musical della commediografa Catherine Johnson (anche sceneggiatrice), diretto da Phyllida Lloyd sulla scia del gran successo al botteghino ottenuto a livello mondiale. Un'opera che brilla di luce riflessa, sorretta dalla colonna sonora evergreen, basata sui più grandi successi degli ABBA, e dalla notevole performance di una radiosa Meryl Streep, che con ogni sua mossa riempie la scena, esibendosi instancabilmente in prove di canto e ballo. Poco altro, comunque, dietro alle note trascinanti e ai lustrini di una confezione impeccabile (coloratissima e scintillante la fotografia di Haris Zambarloukos): lo script è esile ai limiti dell'approssimazione, la quantità di melassa sfiora i livelli di guardia e i comprimari maschili appaiono a tratti ingessati e fuori contesto. In ogni caso, è difficile non farsi contagiare dalla sfrenata positività di un divertissement sognante e nostalgico. Esilarante Julie Walters nel ruolo di Rosie. Candidato a due Golden Globe (miglior film e attrice).