La mano sinistra della violenza
Xin du bi dao
Durata
102
Formato
Regista
Il guerriero Lei Li (David Chang), esperto nell'arte del combattimento a due spade, viene sconfitto in duello dal dispotico Lung I Chih (Gu Feng); per onorare il codice di battaglia, si amputa un braccio e depone le armi, ritirandosi a lavorare presso una locanda. Imbattutosi nello spadaccino Feng Chun-Chieh (Ti Lung), ritroverà l'orgoglio necessario a perseguire la propria vendetta.
Una trama lineare articolata nel classico trittico di caduta, redenzione e vendetta, unita a un sapiente gusto per l'immagine e per la coreografia dell'azione, caratterizzano il terzo e ultimo capitolo della trilogia di Zhang Che dedicata alla figura del guerriero con un braccio solo, insieme a Mantieni l'odio per la tua vendetta (1967) e La sfida degli invincibili campioni (1969). L'impianto visivo e la poesia del combattimento traghettano la vicenda dell'antieroe protagonista sino a un poderoso duello finale, di grande impatto e dalla sicura presa nei confronti degli appassionati del genere; con il rischio, comunque, di un coinvolgimento solo per questi ultimi. Sullo schermo, nel ruolo di Lung I Chih, l'attore originario di Shanghai Gu Feng, vera e propria istituzione del cinema orientale con oltre trecento titoli all'attivo.
Una trama lineare articolata nel classico trittico di caduta, redenzione e vendetta, unita a un sapiente gusto per l'immagine e per la coreografia dell'azione, caratterizzano il terzo e ultimo capitolo della trilogia di Zhang Che dedicata alla figura del guerriero con un braccio solo, insieme a Mantieni l'odio per la tua vendetta (1967) e La sfida degli invincibili campioni (1969). L'impianto visivo e la poesia del combattimento traghettano la vicenda dell'antieroe protagonista sino a un poderoso duello finale, di grande impatto e dalla sicura presa nei confronti degli appassionati del genere; con il rischio, comunque, di un coinvolgimento solo per questi ultimi. Sullo schermo, nel ruolo di Lung I Chih, l'attore originario di Shanghai Gu Feng, vera e propria istituzione del cinema orientale con oltre trecento titoli all'attivo.