Il mistero della signora scomparsa

Nell'Agosto del 1939 in Baviera, i passeggeri di un treno diretto a Basilea, sono costretti a rimandare di un giorno la loro partenza in quanto i treni sono stati requisiti per ragioni militari. Tra loro ci sono una giovane ereditiera americana (Cybyll Shepherd), un'anziana bambinaia inglese (Angela Lansbury), due tifosi di cricket (Arthur Lowe e Ian Carmichael) e un simpatico fotografo americano (Elliott Gould). La mattina seguente, il treno parte e l'ereditiera Amanda conosce nel suo scompartimento la bambinaia Miss Froy. Dopo aver passato un po' di tempo nel vagone ristorante, le due donne tornano ai loro posti e Amanda si addormenta. Al suo risveglio, Miss Froy è scomparsa e nessuno pare averla mai vista.

Si tratta del rifacimento de La signora scompare di Hitchcock del 1938. Ultimo film prodotto dalla Hammer che finì successivamente in bancarotta, Il mistero della signora scomparsa ha un tema musicale che è l'elemento essenziale della storia, una cantabile melodia (con un'idea che allude a un passaggio della quinta di Beethoven): così, la colonna sonora fin da subito vorrebbe contribuire positivamente all'operazione, ma presto ci si accorge che il resto della troupe non ha creduto a quello che stava facendo, compreso il regista Page, autore di decorosi film televisivi. I momenti buoni a livello di recitazione, sceneggiatura ed efficacia nelle riprese non sono numerosi; diversi personaggi di contorno risultano più credibili rispetto a quelli principali. Qualche attimo di tensione si incontra durante questo ingranaggio spionistico eseguito con poca cura. Non è un risultato tremendamente scarso, ma considerando il cast e alcuni nomi tecnico-artistici impegnati nella realizzazione, ci si poteva aspettare un remake decisamente migliore. Peccato.