New Police Story
San ging chat goo si
Durata
123
Formato
Regista
Dopo aver visto gli uomini della sua squadra morire, il detective Wing (Jackie Chan) cade in una profonda depressione diventando un alcolista. Spinto da una giovane recluta (Nicholas Tze), Wing si decide a riprendere in mano la sua vita e a cercare giustizia.
A vent'anni dal primo Police Story (1994), Jackie Chan decide di confezionare il quinto capitolo della saga, affidando la regia al fidato Benny Chan. Molte cose sono cambiate a Hong Kong in queste due decadi, a livello sociale e politico (su tutte la dichiarazione d'indipendenza), ma sono cambiate anche a livello personale per lo stesso attore (da segnalare, in particolare, la poco brillante parentesi hollywoodiana). Questi cambiamenti, forse, hanno influito nella realizzazione di New Police Story, film che risulta immerso in atmosfere più cupe, pessimiste e violente rispetto ai capitoli precedenti. L'approccio action al genere è sempre di discreta fattura, con gli immancabili stunt spettacolari realizzati in prima persona dal protagonista, ma la sceneggiatura tendente al melodramma è grossolana e fin irritante. La prolissità e la ridondanza narrativa, inoltre, non aiutano. Da dimenticare.
A vent'anni dal primo Police Story (1994), Jackie Chan decide di confezionare il quinto capitolo della saga, affidando la regia al fidato Benny Chan. Molte cose sono cambiate a Hong Kong in queste due decadi, a livello sociale e politico (su tutte la dichiarazione d'indipendenza), ma sono cambiate anche a livello personale per lo stesso attore (da segnalare, in particolare, la poco brillante parentesi hollywoodiana). Questi cambiamenti, forse, hanno influito nella realizzazione di New Police Story, film che risulta immerso in atmosfere più cupe, pessimiste e violente rispetto ai capitoli precedenti. L'approccio action al genere è sempre di discreta fattura, con gli immancabili stunt spettacolari realizzati in prima persona dal protagonista, ma la sceneggiatura tendente al melodramma è grossolana e fin irritante. La prolissità e la ridondanza narrativa, inoltre, non aiutano. Da dimenticare.