Notizie degli scavi
Durata
89
Formato
Regista
Al centro di Roma, in una casa di tolleranza vive “il Professore” (Giuseppe Battiston), un uomo timido e insicuro. Un giorno, la sua vita cambia quando, per puro caso, conosce “la Marchesa” (Ambra Angiolini), una prostituta, ex ospite della casa, ricoverata in ospedale dopo un tentativo di suicidio per una delusione d'amore.
Ultimo film di Emidio Greco, scomparso nel 2012, autore del cinema italiano con uno sguardo spesso insolito e peculiare. Aggettivi che potremmo affibbiare anche a questa sua ultima opera, passata fuori concorso a Venezia nel 2010. Notizie degli scavi, tratto dall'omonimo romanzo di Lucentini del '64, racconta di uno scontro-incontro di solitudini dal sapore intimo e raccolto, anche se esile e spesso sfilacciato per quel che riguarda la dimensione puramente narrativa. Assistiamo all'incedere dolce, compassato, contemplativo, di un rapporto d'amore atipico che ha più da suggerire, da far immaginare, che da dire. I rischi ci sono e talvolta Greco li centra in pieno, in primis le lentezze che gravano una visione talvolta macchinosa, ma al termine del film rimane addosso un positivo alone malinconico, che esplode, senza far rumore, nel delicatissimo finale.
Ultimo film di Emidio Greco, scomparso nel 2012, autore del cinema italiano con uno sguardo spesso insolito e peculiare. Aggettivi che potremmo affibbiare anche a questa sua ultima opera, passata fuori concorso a Venezia nel 2010. Notizie degli scavi, tratto dall'omonimo romanzo di Lucentini del '64, racconta di uno scontro-incontro di solitudini dal sapore intimo e raccolto, anche se esile e spesso sfilacciato per quel che riguarda la dimensione puramente narrativa. Assistiamo all'incedere dolce, compassato, contemplativo, di un rapporto d'amore atipico che ha più da suggerire, da far immaginare, che da dire. I rischi ci sono e talvolta Greco li centra in pieno, in primis le lentezze che gravano una visione talvolta macchinosa, ma al termine del film rimane addosso un positivo alone malinconico, che esplode, senza far rumore, nel delicatissimo finale.