Ong Bak 3
Ong-bak 3
Durata
99
Formato
Regista
Dopo aver ucciso l'assassino di suo padre ed essere arrivato a un passo dall'imperatore, Tiang (Tony Jaa) viene catturato e torturato. Sul punto di essere giustiziato viene liberato e sottoposto a lunghi processi curativi. Nel frattempo un potere oscuro muove le sue trame sul regno.
Forse guidati dall'enorme impatto, a livello commerciale e di visibilità internazionale, avuto con Ong Bak 2 (2008), Tony Jaa, Panna Rittikrai e tutta la produzione hanno pensato che la strada fosse bella che spianata per un altro seguito che chiudesse in trilogia le vicende di Tiang. È inspiegabile però, a patto di non avere il minimo controllo su di uno specifico progetto, capire cosa sia successo tra Ong Bak 2 e Ong Bak 3. Non ci si spiega infatti come in un film d'azione e arti marziali i combattimenti rivestano un 10% scarso dell'intera pellicola: una scelta che mette inevitabilmente in primo piano una storia raffazzonata e di cui francamente importa poco. Ma anche quel poco d'azione che c'è, non colpisce né coinvolge minimamente, facendo sentire ancora di più la mancanza di un regista degno di tale nome.
Forse guidati dall'enorme impatto, a livello commerciale e di visibilità internazionale, avuto con Ong Bak 2 (2008), Tony Jaa, Panna Rittikrai e tutta la produzione hanno pensato che la strada fosse bella che spianata per un altro seguito che chiudesse in trilogia le vicende di Tiang. È inspiegabile però, a patto di non avere il minimo controllo su di uno specifico progetto, capire cosa sia successo tra Ong Bak 2 e Ong Bak 3. Non ci si spiega infatti come in un film d'azione e arti marziali i combattimenti rivestano un 10% scarso dell'intera pellicola: una scelta che mette inevitabilmente in primo piano una storia raffazzonata e di cui francamente importa poco. Ma anche quel poco d'azione che c'è, non colpisce né coinvolge minimamente, facendo sentire ancora di più la mancanza di un regista degno di tale nome.