Pensieri pericolosi

LouAnne Johnson (Michelle Pfeiffer), ex marine, viene nominata docente di lettere in una delle classi più difficili di una scuola di periferia. Molti degli studenti, infatti, sono ragazzi disadattati con problemi familiari e toccherà a lei conquistarli per guadagnarsi il loro rispetto e dare loro una speranza.

A una prima impressione potrebbe ricordare la trama di Sister Act 2 (Bill Duke, 1993), con Whoopi Goldberg che tornava in abito da suora per insegnare ai ragazzi problematici di San Francisco. Ma è solo l'apparenza, perché l'intreccio, scandito da Gangsta's Paradise di Coolio, è molto più serio e drammatico, meno utopistico e ideale. Utilizzando i versi di Bob Dylan, la brava Michelle Pfeiffer infatti si destreggia sfoggiando un metodo educativo particolare ma efficace, rompendo gli schemi e andando anche contro l'autorità. Coinvolgente e dotato di alcuni buoni momenti, è un film che risulta complessivamente didascalico e incapace di smarcarsi dallo stereotipo del ghetto violento in cui è (quasi) impossibile emergere. Tratto dal libro autobiografico della vera LouAnne Johnson.