Il regno d'inverno – Winter Sleep
Kis uykusu
Premi Principali
Palma d’oro al Festival di Cannes 2014
Durata
196
Formato
Regista
Aydin (Haluk Bilginer) è un ex attore in pensione, ora proprietario di un piccolo hotel situato nel centro dell'Anatolia, dove vive con la giovane moglie (Melisa Sözen) e sua sorella (Demet Akbag), da poco divorziata. Con l'arrivo dell'inverno, mentre la neve copre pian piano l'intero paesaggio circostante, l'albergo diventa il loro rifugio, ma anche il teatro dei loro conflitti.
Raffinato esempio di cinema da camera, Il regno d'inverno – Winter Sleep è un dramma struggente che rimanda alle tragedie di William Shakespeare. Girato con classe e valorizzato da un grande approfondimento psicologico, il film procede lentamente per svelare cosa si nasconde sotto la fitta coltre di neve che sommerge man mano l'hotel. Il paesaggio della steppa riflette l'aridità dei sentimenti tra moglie e marito, cresciuti in ambienti troppo diversi per potersi comprendere fino in fondo l'uno con l'altra. Come il precedente film di Nuri Bilge Ceylan – l'ottimo C'era una volta in Anatolia (2011) – anche Il regno d'inverno – Winter Sleep è un film molto parlato (e, a tratti, quasi verboso) dove i dialoghi tra i protagonisti, in apparenza leggeri, si trasformano gradualmente in una riflessione sulle condizioni attuali della Turchia, tra crisi economica e dubbi morali. Il fascino del film, forte di diverse sequenze fotografate con grande spessore estetico, è innegabile, ma non tutte le scene appaiono indispensabili e capaci di giustificarne la lunga durata (oltre tre ore). Ottima interpretazione collettiva di un cast in grande forma. Palma d'oro al 67° Festival di Cannes.
Raffinato esempio di cinema da camera, Il regno d'inverno – Winter Sleep è un dramma struggente che rimanda alle tragedie di William Shakespeare. Girato con classe e valorizzato da un grande approfondimento psicologico, il film procede lentamente per svelare cosa si nasconde sotto la fitta coltre di neve che sommerge man mano l'hotel. Il paesaggio della steppa riflette l'aridità dei sentimenti tra moglie e marito, cresciuti in ambienti troppo diversi per potersi comprendere fino in fondo l'uno con l'altra. Come il precedente film di Nuri Bilge Ceylan – l'ottimo C'era una volta in Anatolia (2011) – anche Il regno d'inverno – Winter Sleep è un film molto parlato (e, a tratti, quasi verboso) dove i dialoghi tra i protagonisti, in apparenza leggeri, si trasformano gradualmente in una riflessione sulle condizioni attuali della Turchia, tra crisi economica e dubbi morali. Il fascino del film, forte di diverse sequenze fotografate con grande spessore estetico, è innegabile, ma non tutte le scene appaiono indispensabili e capaci di giustificarne la lunga durata (oltre tre ore). Ottima interpretazione collettiva di un cast in grande forma. Palma d'oro al 67° Festival di Cannes.