Tra la terra e il cielo
Masaan
Durata
109
Formato
Regista
Sulle rive del Gange si incrociano e si mescolano le vite di vari personaggi con le loro storie di amore, libertà, emancipazione. Deepak (Vicky Kaushal) si innamora perdutamente di una ragazza che appartiene a una casta diversa dalla sua. Devi (Richa Chadda), una giovane studentessa, è tormentata dal senso di colpa per la scomparsa del suo primo amante. Pathak (Sanjay Mishra), il padre di Devi è vittima della corruzione della polizia mentre Jhonta (Nikhil Sahni) è un ragazzino alla ricerca di una famiglia.
Dramma con risvolti sentimentali, il primo film di Neeraj Ghaywan è un lungometraggio corale in cui ogni personaggio aspira a un futuro migliore: divise tra le esigenze imposte dalla modernità e il fedele attaccamento alle tradizioni, le figure in scena sono una rappresentazione dell’India contemporanea, incerta se aprirsi totalmente al futuro o rimanere ancorata al passato. Peccato che Ghaywan racconti il tutto con un gusto occidentale, prediligendo la retorica e il coinvolgimento facile al posto di una riflessione realmente profonda sull’attualità del suo paese. Così, il film si dimentica in fretta e furia dopo la visione, anche a causa di una durata eccessiva e di alcuni passaggi talmente ricattatori e improbabili da risultare irritanti. Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2015, dove è stato molto generosamente omaggiato del premio FIPRESCI.
Dramma con risvolti sentimentali, il primo film di Neeraj Ghaywan è un lungometraggio corale in cui ogni personaggio aspira a un futuro migliore: divise tra le esigenze imposte dalla modernità e il fedele attaccamento alle tradizioni, le figure in scena sono una rappresentazione dell’India contemporanea, incerta se aprirsi totalmente al futuro o rimanere ancorata al passato. Peccato che Ghaywan racconti il tutto con un gusto occidentale, prediligendo la retorica e il coinvolgimento facile al posto di una riflessione realmente profonda sull’attualità del suo paese. Così, il film si dimentica in fretta e furia dopo la visione, anche a causa di una durata eccessiva e di alcuni passaggi talmente ricattatori e improbabili da risultare irritanti. Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2015, dove è stato molto generosamente omaggiato del premio FIPRESCI.