Daunbailò
Down by Law
Durata
107
Formato
Regista
Due detenuti di diversa provenienza ed estrazione (John Lurie e Tom Waits) riescono a evadere dal carcere di New Orleans grazie al contributo di un altro carcerato: uno strambo e logorroico turista italiano (Roberto Benigni). Quest'ultimo, alla fine, troverà anche una ragazza di cui si innamora (Nicoletta Braschi) e i loro percorsi si divideranno.
Un film piccolo e buffo, almeno in apparenza, che parte dal rovesciamento dell'heist movie, il film carcerario, per parlare di esistenze giocosamente allo sbando, e per inanellare stranezze e paradossi che potrebbero appartenere a un purgatorio comico, in cui la tragedia è smussata dall'avvento del caso e gli eventi fanno il loro corso obbedendo a logiche da barzellette caustiche e sarcastiche. Jarmusch, al suo terzo film, arriva così a una forma di pacato e distaccato equilibrio che lo rappresenterà molto come artista: un universo emotivo nel quale l'irriverenza è riversata sempre a denti strettissimi, e il maledettismo della scena musicale newyorkese (da Tom Waits a John Lurie) non esita a ridimensionarsi entro i confini di una favoletta bizzarra, che oscilla sotto e sopra le righe, e che spiazza con toni divertenti, acidi e amari. Oltre alla bella fotografia di Robby Müller, da segnalare la recitazione peculiare e catatonica dei musicisti Tom Waits e John Lurie, leader dei Lounge Lizards e assiduo collaboratore di Jarmusch, ma anche, naturalmente, di un incontenibile Roberto Benigni che col suo inglese maccheronico irrompe nel film come un tornado, trasformandolo inevitabilmente in qualcosa di unico.
