Tre uomini e una culla
Trois hommes et un couffin
Durata
106
Formato
Regista
Tre scapoli che dividono un grande appartamento parigino si vedono recapitare alla porta una bambina di pochi mesi: è la figlia di uno di loro e se ne dovranno occupare fintanto che la madre non tornerà dagli Stati Uniti.
Il film più famoso di Coline Serreau: nominato a Oscar e Golden Globe e vincitore dei César alla miglior sceneggiatura e al miglior attore non protagonista (Michel Boujenah). Anche il successo di pubblico è stato travolgente, e dopo appena due anni aveva già prodotto un remake statunitense. La pellicola è una divertente commedia che vede al centro una relazione inconsueta e inaspettatamente tenera, rendendola perfetta per chi cerca sane risate e buoni sentimenti in forma non banale. Al netto di qualche parentesi che pur divertendo non risultano indispensabili (la sottotrama con la polizia), Serreau riesce a rendere coerente e appassionante una situazione che poteva facilmente scadere nel ridicolo involontario. Invece tutto è ben calibrato e convincente, grazie anche alle buone interpretazioni di tutto il cast, bambina compresa. La regista aveva raccontato una anomala convivenza con più profondità e radicalità nel suo esordio Perché no?, ma avercene di commedie così. Semplicemente delizioso il finale.
Il film più famoso di Coline Serreau: nominato a Oscar e Golden Globe e vincitore dei César alla miglior sceneggiatura e al miglior attore non protagonista (Michel Boujenah). Anche il successo di pubblico è stato travolgente, e dopo appena due anni aveva già prodotto un remake statunitense. La pellicola è una divertente commedia che vede al centro una relazione inconsueta e inaspettatamente tenera, rendendola perfetta per chi cerca sane risate e buoni sentimenti in forma non banale. Al netto di qualche parentesi che pur divertendo non risultano indispensabili (la sottotrama con la polizia), Serreau riesce a rendere coerente e appassionante una situazione che poteva facilmente scadere nel ridicolo involontario. Invece tutto è ben calibrato e convincente, grazie anche alle buone interpretazioni di tutto il cast, bambina compresa. La regista aveva raccontato una anomala convivenza con più profondità e radicalità nel suo esordio Perché no?, ma avercene di commedie così. Semplicemente delizioso il finale.