Turbo

Turbo è una chiocciola che, stanco della monotona vita della sua colonia, sogna di diventare il miglior pilota automobilistico di sempre: dopo ogni tramonto, si perde sognante nei video del famoso Guy Gagné, cinque volte campione della 500 miglia di Indianapolis. Dopo un curioso incidente, Turbo ottiene il dono di viaggiare a velocità incredibile: il sogno di gareggiare diviene realtà.



Il soggetto originale di David Soren, al debutto anche come regista, era senza dubbio intrigante al punto da continuare la scia positiva dei notevoli film appena precedenti della DreamWorks: Le 5 Leggende (2012) e I Croods (2013). Invece, sin dal principio si ha la sensazione che si tratti di un mero remake di Cars (2006), prodotto dai “rivali” della Pixar. Seppur a livello tecnico il film funzioni, si è al cospetto di un divertissement per bambini che a livello narrativo appare prevedibile e incapace di sviluppare un contenuto interessante anche per gli adulti. Dopo una partenza promettente, sul più bello arriva la frenata che porta a un traguardo scontato, con poche emozioni. Le voci originali sono di attori noti come Ryan Reynolds (Turbo), Paul Giamatti (Chet), Samuel L. Jackson (Whiplash) e Michelle Rodriguez (Paz).