Ava

Un’assassina esperta in preda a dubbi sul suo lavoro (Jessica Chastain) cerca di proteggere se stessa e la famiglia che non vede da tempo quando un incarico finisce pericolosamente male. 

Pestilenziale esempio di action scacciapensieri e senza alcuna pretesa, Ava tenta di appiccicare forzatamente un passato doloroso e da alcolista alla sua protagonista, riciclatasi killer di professione dopo aver abbandonato la sua famiglia ed essere finita a lavorare con ambigui sgherri che nel film hanno i volti di John Malkovich e Colin Farrell. Ogni svolta e dettaglio del lungometraggio appare tuttavia terribilmente monco e posticcio, dato che gli intrighi della sceneggiatura starebbero larghi sul retro di una scatola di fiammiferi ed è difficile appassionarsi a praticamente ogni situazione proposta, dato che ad abbandonare sono solo passaggi macchiettistici, stereotipati e spesso grossolanamente ridicoli. Jessica Chastain si impegna per risultare credibile come sofferta eroina action, ma ai suoi tormenti e patimenti non si crede neanche per un momento e anche la sua prova fisica e attoriale non fa abbastanza per salvare la baracca. Se la confezione generale, pur nelle varie brutture, mantiene comunque una sua vaga dignità, l’inseguimento finale che oltre alla protagonista vede coinvolto anche Farrell è sicuramente, a livello di costruzione e dinamismo (ma anche di semplice meccanica), prossimo allo scult e al di là del bene e del male. La madre della protagonista è interpretata da Geena Davis. Lo sceneggiatore Matthew Newton, responsabile di dialoghi non certo memorabili in cui si parla a vuoto di morti, spionaggio, dipartite naturali e incidenti, pur rimanendo accreditato in scrittura, ha ceduto la regia a Tate Taylor nell’agosto 2018 in seguito alle accuse ai suoi danni di violenza domestica (il diretto interessato si dichiarò colpevole di aver aggredito l’allora fidanzata Brooke Satchwell). Il film, approdato direttamente su Netflix in Italia nel gennaio 2021, era precedentemente intitolato Eve.