Spiritose, argute, eleganti, forti e, al contempo, umanamente fragili; la settima arte ci ha regalato una panoplia di donne indimenticabili e, in occasione della Festa della Donna, ci teniamo a proporvi un carosello di eroine femminili, personaggi che, ognuno a suo modo, hanno saputo imporsi e non arrendersi agli ostacoli che la vita ha presentato davanti a loro.

Cabiria (Giulietta Masina) in Le notti di Cabiria (1957)

Il personaggio interpretato splendidamente da Giulietta Masina non è l’eroina forte e battagliera che ormai si accosta all’immaginario collettivo. Cabiria, imperfetta nella sua candida purezza, è un personaggio fragile e ingenuo, uno di questi personaggi che la vita si diverte sadicamente a tormentare. Ma nonostante tutte le sofferenze e le delusioni a cui Cabiria va incontro, la nostra protagonista non si perde mai d’animo, ritrovando, anche negli attimi più tenebrosi, la luce della speranza, oltre che la voglia e la gioia di vivere. Un’eroina straordinaria nella sua normalità.


Ripley (Sigourney Weaver) in Alien (1979)

Personaggio che, con l’avanzare della pellicola, assume sempre più un ruolo primario, tanto da diventarne la protagonista, nonché emblema di un nuovo modello di eroina. Carismatica interpretazione di Sigourney Weaver che ci regala un personaggio entrato ormai nella storia: carismatica, forte, capace e colma di sensualità.


Nausicaä in Nausicaä della Valle del vento (1984)

Eroina e salvatrice che, invece di attaccare brutalmente la giungla velenosa, risultato delle azioni dell'uomo, decide di utilizzare metodi pacifici e cercare un compromesso, scoprendo così che, dietro all'aspetto mefitico, si nasconde la sostanziale purezza della natura.


Clarice Starling (Jodie Foster) in Il silenzio degli innocenti (1991)

Jodie Foster interpreta un’agente dell’FBI tenace e piena di grinta, costretta a combatter giorno dopo giorno in un ambiente lavorativo in cui la donna è vista come corpo estraneo. Jonathan Demme si sofferma più volte sugli sguardi dei colleghi (ora dubbiosi, ora colmi di desiderio) per sottolineare la sfida che Clarice deve superare, facendo leva esclusivamente sulle sue forze.


Catwoman (Michelle Pfeiffer) in Batman – Il ritorno (1992)

Doveroso citare anche il personaggio regalatoci dalla Pfeiffer (in questo caso parliamo antieroe femminile): una donna-gatto graffiante e pericolosa. Bellissima paladina dell'ambiguità dalle movenze feline, stretta in un memorabile costume di pelle nera, trasmette una carica erotica tutt'altro che trascurabile.


Mulan in Mulan (1999)

Simpatica e anticonformista (prima eroina Disney di origine asiatica), Mulan è un personaggio che funziona e coinvolge, capace lottare per la propria indipendenza.


Beatrix Kiddo (Uma Thurman) in Kill Bill – Volume 1 (2003) e Kill Bill – Volume 2 (2004)

Storia di vendetta che nasce proprio dalla morte simbolica del lato più dolce e femminile di Beatrix (lato che poi rifiorirà nel comento del ricongiungimento con la figlia). La “Sposa” rispecchia alla perfezione il ruolo dell’eroina che non si lascia travolgere dagli eventi, bensì pianifica, punto dopo punto, i passi da fare per raggiungere la tanto agognata vendetta.


Shosanna (Mélanie Laurent) in Bastardi senza gloria (2009)

Personaggio ricco di fascino, quello della giovane ebrea, capace di sopravvivere al massacro della sua famiglia e di vendicarsi sugli aguzzini nazisti in una scena, quella ambientata nella sala cinematografica, ormai diventata iconica.


Lisbeth Salander (Rooney Mara) in Millennium – Uomini che odiano le donne (2011)

Lisbeth è un’outsider, ferita ma non sconfitta, determinata a dimostrare il proprio valore. Il personaggio magistralmente interpretato da Rooney Mara (giustamente candidata all'Oscar) è cocciuto e semiautistico, una moderna Pippi Calzelunghe che ha sostituito il cavallo con la moto e combatte i cattivi armata di computer.


Furiosa (Charlize Theron) in Mad Max: Fury Road (2015)

Ottima performance della Theron che ci regala uno splendido e personaggio femminile. Battagliera, ribelle, coraggiosa, l’impatto scenico di Furiosa è dirompente. Splendida e toccante la scena dell’urlo sulle dune di sabbia.

Simone Manciulli