Paul Thomas Anderson e il videoclip: un grande regista ubriaco d'amore per la musica
12/03/2022

Ventiquattro videoclip: basterebbe questo numero per capire quanto sia decisivo il rapporto con la musica per Paul Thomas Anderson. A pochi giorni dall'attesissima e agognata uscita di Licorice Pizza (nelle sale italiane dal 17 marzo), un film che sembra tornare ai movimenti di macchina avvolgenti dei primi progetti, abbiamo deciso di ripercorrere un capitolo centrale della sua carriera perché, al di là del dato quantitativo, è importante notare sin da subito come il percorso musicale si sia sempre intrecciato coerentemente con quello cinematografico. Dal piano sequenza del primissimo Try di Michael Penn, all'inconfondibile estetica dietro il recentissimo Lost Track delle Haim: venticinque anni di collaborazioni nei quali ha lavorato più volte con Fiona Apple, Joanna Newsom e i Radiohead.
 
Paul Thomas Anderson non ha certo bisogno di presentazioni: tra gli autori più importanti della contemporaneità, ha realizzato alcune delle opere più apprezzate degli ultimi decenni grazie anche alla colonna sonora da sempre curatissima e consustanziale alle immagini. Così come per gli attori, Anderson tende a lavorare con gli stessi artisti più volte e guardando i suoi video musicali ci si accorge di due aspetti emblematici: da un lato, il dono unico di trasformare la macchina da presa in uno strumento che aumenti in più direzioni l'atmosfera di ogni brano; dall'altro, la capacità in ogni collaborazione di mantenere il focus sull'artista facendo un passo indietro laddove necessario. Quest'ultimo aspetto è più evidente nei video che potremmo identificare come riprese di performance live che il regista inquadra e illumina in maniera sublime, ma anche nei progetti più elaborati le due caratteristiche non vengono meno: Anderson lascia insomma che l'artista sia libero di esprimersi amplificandone il più possibile la potenza. Ecco la raccolta completa, in ordine cronologico, dei videoclip del regista: 

Try - Michael Penn (1997)

Dopo aver scritto la colonna sonora di Boogie Nights, Michael Penn, fratello di Sean e Chris, ha recitato con una piccolissima parte e il videoclip, girato durante la post-produzione, è presente nei contenuti speciali del dvd del film. Non è un caso quindi che compaiano alcuni membri del cast, tra cui Philip Seymour Hoffman.

Across the Universe — Fiona Apple (1998) 

La cover-song dei Beatles, cantata da Fiona Apple, allora compagna di Anderson, è presente in Pleasentville (1998). La scelta della location, l’uso del bianco/nero e l’azione che si svolge attorno alla cantautrice legano il video direttamente al film. Ciò nonostante, la bellezza delle immagini, le scelte registiche e l’interpretazione, sia sonora che recitativa, hanno reso il video celebre e apprezzato in maniera del tutto autonoma.

Fast as You Can — Fiona Apple (1999)

Dall’album When the Pawn… (1999), come il successivo Limp, il video non prevede alcuna azione particolare. L’attenzione dello spettatore viene stimolata esclusivamente da alcune interessantissime trovate di regia, di montaggio e di fotogtrafia, come il passaggio da bianco/nero a colore, il cambio di formato video, alcuni falsi raccordi e una sincronizzazione bocca-voce approssimativa. La chiusura non poteva che essere memorabile con un gioco sapiente che sfrutta dissolvenza incrociata, transizione a iris e time-lapse.

Save Me — Aimee Mann (1999) 

Aimee Mann ha scritto questa e altre appositamente per Magnolia (1999). Il video, girato durante la produzione del film stesso, mostra la Mann cantare accanto a tutti i personaggi principali. Save me ha anche ricevuto una nomination agli Oscar 2000 per la miglior canzone.

Limp — Fiona Apple (2000) 

Paper Bag — Fiona Apple (2000)

Altro singolo appartenente all’album When the Pawn… (1999), per costruirlo, omaggio ai musical anni ’40, Anderson si affida (per la prima volta) ad un corpo di ballo, in questo caso costituito da una ventina di giovani ragazzini. Il tentativo è quello di esprimere la perfezione dei numeri musicali dei film di quell’epoca enfatizzandone la simmetria, significativo il ricorso al formato 4:3 e a una location funzionale.

Here We Go — Jon Brion (2002) 

La canzone è presente nel film Ubriaco d'amore (2002): è stato montato da Anderson a partire da alcune scene presenti nel film e altre invece escluse nel montaggio definitivo.

Hot Knife — Fiona Apple (2013) 

Ultimo video girato da Anderson per l’ormai ex compagna: la canzona fa parte dell’album The Idler Wheel… (2012). Il regista sfrutta il ritmo forsennato ricorrendo a split screens e alternando bianco/nero e colori.

Sapokanikan — Joanna Newsom (2015) 

La canzone fa parte del quarto e ultimo album di Joanna Newsom: Divers (2015). Il video si focalizza esclusivamente sulla sua figura e sul suo volto.

Divers — Joanna Newsom (2015) 

Forse il più peculiare e inconsueto della videografia di Anderson e, nonostante la canzone sia molto lunga, unico nel presentare solamente il volto della cantante incastonata tra due montagne e un cielo dalle nuvole di colore cangiante.

Daydreaming — Radiohead (2016) 

Dall’album A Moon Shaped Pool (2016), quasi dieci anni dopo l’inizio del sodalizio musicale con il chitarrista del gruppo Jonny Greenwood (autore delle colonne sonore dei film di Anderson da Il petroliere in poi), il regista dirige il suo primo videoclip per i Radiohead

Present Tense — Radiohead (2016)

Brano dall’album A Moon Shaped Pool (2016), così come il successivo The Numbers, al contrario della maggior parte dei video della band inglese, sempre molto creativi ed elaborati, risulta essenziale. Il video sembra una registrazione live della canzone con Thom Yorke e Jonny Greenwood. In questo periodo, immediatamente successivo alla realizzazione di Junun (2015), Anderson sembra voler continuare sulla strada intrapresa: restituire la vera essenza dell’artista, mostrando gli autori, senza filtri, nel rapporto con i loro strumenti.

The Numbers — Radiohead (2016) 


Right Now
— Haim (2017) 

L'inizio del sodalizio con le Haim ma continua l’approccio utilizzato negli ultimi video dei Radiohead. Anche in questo caso viene infatti ripreso un live. Se però con i Radiohead veniva enfatizzata la purezza e l’essenzialità della band inglese, qui vengono messe in risalto la forza e l’eclettismo musicale delle tre sorelle alle prese con una performance in studio.

Valentine — Haim (2017) 

Una trilogia di brani in live studio: Right Now, Something to Tell You, Nothing’s Wrong. Un vero e proprio cortometraggio di 14 minuti dall’album Something to Tell You (2017).

Little of Your Love — Haim (2017) 

Il video della canzone (sempre da Something to Tell You) è stato girato all’Oil Can Harry's bar di Los Angeles e vede le componenti del gruppo ballare all’interno del locale con diverse persone. Anderson esce dallo studio ma l’idea di base non cambia: catturare l’essenza del trio. Questa volta decide di mostrare il loro lato più giocoso e divertito: la coreografia infatti è semplice e la performance esplicitamente amatoriale.

Night So Long — Haim (2018) 

Ultima canzone dell’album Something to Tell You (2017), Anderson riprende una prova al Greek Theatre che per un breve momento, facendo comparire il pubblico, diventa il vero live show. In questo caso il regista si concentra sul volto delle tre sorelle, in particolare Danielle. Il suo volto esprime uno spettro forse non ancora esplorato: dolcezza, fierezza e profondità.

Anima — Thom Yorke (2019) 

Dichiaratamente un one-reeler, l’esperimento prodotto da Netflix ha pochi eguali nella storia dei videoclip (a memoria solo Derek Jarman con i The Smiths). Una sorta di trilogia di brani di Thom Yorke viene messa in scena creando un vero e proprio cortometraggio narrativo che si concentra sulla performance del cantante inglese, coadiuvato da diversi ballerini e dalla nuova moglie Dajana Roncione. I tre brani sono: Not the news, Traffic e Dawn Chorus, presenti nell’album Anima.

Summer Girl — Haim (2019) 

Recentemente si è scoperto che per Summer Girl Anderson non ha solo svolto il suo ruolo dietro la macchina da presa: il regista ha anche influenzato e aiutato il gruppo nella stesura del testo della canzone, brano di chiusura dell'album Women in Music Pt. III. A rivelare i dettagli sono state proprio le tre sorelle durante il podcast Song Exploder: a quanto pare Anderson voleva girare il video di senza che la canzone fosse terminata. Così, per dare ispirazione alle musiciste, ha inviato alcuni dialoghi scartati dai suoi film!

Now I'm in It — Haim (2019) 

Hallelujah — Haim (2019)

Come il precedente e più narrativo Now I'm in It, il brano è presente nella versione deluxe dell’album Women in Music Pt. III (2020). In accordo con il tono contemplativo della canzone, le tre sorelle cantano all’interno di un teatro creando un'atmosfera sospesa tra realtà e finzione.

The Steps — Haim (2020) 

Man from the Magazine — Haim (2020) 

Dall’album Women in Music Pt. III. (così come The Steps), il video per la prima volta esclude del tutto Alana e Este, mostrando esclusivamente la cantante Danielle Haim.

Lost Track — Haim (2022) 

Chiudiamo con Lost Track il nostro viaggio, segnalando naturalmente che Alana Haim è la protagonista dell'ultimo lungometraggio del regista, per il quale ha ricevuto il plauso della critica venendo nominata al Golden Globe, Critics' Choice Movie Award e al BAFTA come migliore attrice. Non ci resta che andare in sala a vedere Licorice Pizza e sperare in nuovi interessantissimi progetti musicali.

A cura di Andrea Valmori ed Enrico Nicolosi 

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