Robert J. Flaherty
16/02/1884 , Iron Mountain (Michigan, USA) - 23/07/1951 , Brattleboro (Vermont, USA)
Figlio di un ricercatore minerario, sin da piccolo Flaherty sviluppa la passione per la ricerca e l’avventura, esplorando diverse regioni del Canada e realizzando le sue prime pellicole amatoriali. Colpita dai suoi lavori, la Revillon Frères gli propone di girare un film nelle regioni artiche: nasce in lui l’idea di creare quello che sarà la sua opera più significativa, Nanuk l’esquimese. È il 1922 e Flaherty dà vita al primolungometraggio in forma di documentario, con uno stile personalissimo ed efficace che porta anche ad un’ottima risposta di pubblico. La fusione tra documentario e fiction è l’arma vincente di un’opera che delinea la poetica del regista, che nel 1926 per la Paramount realizza L’ultimo Eden, documentario sulla vita di una famiglia in Polinesia. Il successivo, L’uomo di Aran, torna ad affrontare la tematica dello scontro tra uomo e natura, in cui le vicende sono ambientate nelle isole Aran, a largo dell’Irlanda. Nel 1937, alla Mostra del Cinema di Venezia, presenta La danza degli elefanti e vince il premio per la miglior regia. La sua carriera si chiude nel 1948, con I racconti della Louisiana, girato nel bayou, per il quale viene premiato a Venezia con il Premio internazionale.