Deadpool 2
Deadpool 2
2018
Paese
Usa
Generi
Azione, Commedia
Durata
119 min.
Formato
Colore
Regista
David Leitch
Attori
Ryan Reynolds
Josh Brolin
Bill Skarsgård
Morena Baccarin
T.J. Miller
Brianna Hildebrand
In questa seconda avventura sul grande schermo, Deadpool (Ryan Reynolds) forma una squadra chiamata X-Force per proteggere un giovane mutante da Cable (Josh Brolin), un soldato che viaggia nel tempo e viene dal futuro.

Sequel del film di successo del 2016 basato sulle vicende di uno dei personaggi più curiosi e irriverenti dell’intero Marvel Cinematic Universe, Deadpool 2, undicesimo film sulla saga degli X-Men, i mutanti più iconici dei fumetti, riprende in modo pressoché speculare limiti e punti di forza del film precedente, in un’avventura che non fa altro che amplificare in maniera fracassona le stesse premesse, ma con cali di ritmo e d’ispirazione purtroppo più vistosi. Il dissacrante Deadpool, interpretato alla solita, sorniona maniera da un divertito Ryan Reynolds, è il perno sboccato di un cinecomic che ha battuto il record di prevendite per un film vietato ai minori e punta tutto su prese in giro assortite, strizzate d’occhio e gag varie, che in questo caso si scagliano fin dai titoli di testa con amabile cattiveria “contro” il Logan di Hugh Jackman, (come sempre sopra le righe), e contro lo stesso Reynolds, in un’esilarante scena post credits tutta da scoprire. In mezzo, però, c’è un fuoco di fila non sempre soddisfacente, in cui i momenti divertenti, per quanto gustosi, sono anche un po’ risaputi e la narrazione incespica in una parte centrale macchinosa, prolissa e ridondante, che la butta troppo spesso sui ralenti e altre soluzioni ormai telefonate. Reynolds, oltre a interpretare il Mercenario Chiacchierone, a differenza del primo film è qui accreditato anche come sceneggiatore, mentre Stan Lee, a questo giro, compare nel suo consueto cameo addirittura su un murales. David Leitch, ex stunt-man e già regista di Atomica bionda (2017), rimpiazza Tim Miller, in rotta con Reynolds sul progetto e tutt’altro che voglioso, a suo dire, di girare “un film stilizzato a budget triplo” (col senno di poi, la ragione era tutta dalla sua parte), ma senza significativi scossoni: la freschezza e il senso di sorpresa del primo film sono compromessi e ne escono alquanto malconci. Monocorde e monolitico anche il Cable di Josh Brolin, che non riesce a incidere e a portare a casa un villain d’impatto.
Maximal Interjector
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