Dust Cloth
Toz bezi
2015
Paesi
Turchia, Germania
Genere
Drammatico
Durata
98 min.
Formato
Colore
Regista
Ahu Öztürk
Attori
Asiye Dinçsoy
Nazan Kesal
Serra Yilmaz
Didem Inselel
Asel Yalin
Mehmet Özgür
Yusuf Ancu
Nesrin (Asiye Dinçsoy) e Hatun (Nazan Kesal) sono due donne delle pulizie di origine curda che lavorano nella periferia di Istanbul, nel lato asiatico della città turca. La seconda, più grande, deve convivere con un marito fannullone e un figlio senza né arte né parte, mentre Nesrin è stata abbandonata senza motivo dal consorte e da allora fatica non poco a rialzarsi. Entrambe provano a ritagliarsi una vita migliore in una città dai mille contrasti. L’opera prima del regista turco Ahu Ozturk è un film tutto al femminile, incentrato sul confronto generazionale tra due donne all’apparenza assai diverse ma in realtà molto vicine tra loro. Entrambe, per lavoro, si ritrovano spesso a recarsi in lussuosi appartamenti, ma il loro privato regala case molto meno sfarzose e un quotidiano ben più mesto e grigio, dal quale non è semplice non lasciarsi opprimere e incupire. Pellicola sul riscatto, ma anche sui limiti derivanti dall’accettazione più o meno pacificata di se stessi e delle proprie vite, che talvolta obbligano per forza di cose a pensare più in grande, a volersi sganciare da gabbie poi nemmeno tanto dorate; la messa in scena di Ozturk, improntata a una scarna sensibilità, aderisce a due storie parallele fatte di sacrifici e rinunce dettati in un modo o nell’altro da uomini assenti e irresponsabili, in fuga da se stessi. Un’impostazione manichea e che sa troppo di soluzione di sceneggiatura preordinata a tavolino, ma che a tratti restituisce una precisa prospettiva sulla realtà e sulla cultura che intende raccontare. Il film, comunque, si siede su momenti meno fluidi e passaggi un po’ a vuoto, rincorrendo una medietà autoriale che non sempre colpisce nel segno; a funzionare, in compenso, sono i momenti di intimità che le due protagoniste si ritagliano, frangenti all’insegna delle confessioni e di isolati, circoscritti istanti di leggerezza, piccole oasi di speranza in cui però un accenno di sorriso lascia puntualmente il posto a un’ombra, a un ripensamento, a una minaccia imprecisata. Presentato al 66° Festival di Berlino e inserito tra i film in concorso del 34° Bergamo Film Meeting. Nel cast anche Serra Yilmaz, attrice turca presente in quasi tutti i film di Ferzan Ozpetek.
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