The Grudge
The Grudge
2020
Paesi
Usa, Canada
Genere
Horror
Durata
94 min.
Formato
Colore
Regista
Nicolas Pesce
Attori
Andrea Riseborough
Betty Gilpin
Lin Shaye
Demian Bichir
John Cho
William Sadler
Frankie Faison
Mandy (Andrea Riseborough), poliziotta in servizio in una cittadina americana e impegnata nelle indagini di un misterioso caso, si ritrova a visitare un'inquietante abitazione vittima di maledizione. La casa è infatti abitata da un fantasma vendicativo che punisce chi vi entra con una morte violenta.

Secondo remake statunitense del classico del J-horror nipponico, The Grudge riprende il filone di The Ring, già ampiamente spremuto oltreoceano, per proporne un nuovo capitolo che però aggiunge poco o nulla ai precedenti lungometraggi della saga. A partire da una maledizione risalente a una dimora situata in quel di Tokyo, che ha sprigionato una lunga serie di delitti a catena, il film diretto da Nicolas Pesce, anche autore della sceneggiatura insieme a Jeff Buhler a partire dal copione originale di Takashi Shimizu, non brilla certo per originalità e si limita a impaginare con pigrizia e mediocrità gli elementi cardine del genere, dalle case infestate da presenze demoniache ai tormenti morali degli agenti che si ritrovano a indagare su tali casi. Pesce, che ha al suo attivo due regie ben più ambiziose e originali come l’horror in bianco e nero The Eyes of My Mother (2016) e il disturbante e malsano Piercing (2018), si cimenta con un tipico esempio di film dell’orrore industriale e concepito in serie, con una vocazione da fast food della paura cinematografica, che non riesce mai a riprendersi dopo un inizio dalla resa incerta e claudicante. I sobbalzi sono ridotti al minimo, ma in compenso abbondano come se non ci fosse un domani i momenti di noia, gli sbadigli e gli immancabili jumpscare proposti con un vacuo alone di auto-parodia, prossimo al ridicolo involontario. La vena provocatoria dell’autore, puntualmente disinnescata da sussulti di terz’ordine, si esplicita in tal senso solo nel finale, che sbanda verso un consapevole ma tardivo auto-sabotaggio. Nel cast anche l’attore messicano Demiàn Bichir, visto in The Hateful Eight di Quentin Tarantino, e l’attrice australiana Jacki Weaver in dei piccoli ruoli. Fotografia di Zach Galler, musiche dei Newton Brothers. Prodotto da Sam Raimi, già al lavoro sul primo remake del 2004 diretto da Shimizu, con la sua Ghost House. 
Maximal Interjector
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