Artisti sotto la tenda del circo: perplessi
Die Artisten in der Zirkuskuppel: Ratlos
Durata
104
Formato
Regista
Figlia di un trapezista morto durante un'esibizione, Leni Peickert (Hannelore Hogar) vuole rivoluzionare le forme dello spettacolo circense. I cambiamenti però sembrano impossibili: la ragazza decide così di sospendere la serata inaugurale e di darsi alla televisione.
L'arte e il capitalismo: il rinnovamento della prima è possibile nella nuova società moderna? È uno dei tanti interrogativi che mette in campo Alexander Kluge in questa pellicola, tutta giocata sul rapporto tra realtà e finzione. Lo stile semi-documentaristico adottato dal regista tedesco dà vita a una sorta di esempio di “cinema-verità”, che tocca anche il mockumentary tramite una serie di finte interviste. Il regista utilizza materiale eterogeneo, di repertorio e non, per firmare un lungometraggio contorto, volutamente ambiguo e intellettualoide a tutti i costi. Le riflessioni messe in campo non sono banali, ma il ritmo latita e l'intero giochino ha le gambe corte. Manca (almeno) una vera sequenza degna di nota, e il risultato è anche un po' prolisso. Generosissimo Leone d'oro alla Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia. Seguito da The Indomitable Leni Peickert (1970).
L'arte e il capitalismo: il rinnovamento della prima è possibile nella nuova società moderna? È uno dei tanti interrogativi che mette in campo Alexander Kluge in questa pellicola, tutta giocata sul rapporto tra realtà e finzione. Lo stile semi-documentaristico adottato dal regista tedesco dà vita a una sorta di esempio di “cinema-verità”, che tocca anche il mockumentary tramite una serie di finte interviste. Il regista utilizza materiale eterogeneo, di repertorio e non, per firmare un lungometraggio contorto, volutamente ambiguo e intellettualoide a tutti i costi. Le riflessioni messe in campo non sono banali, ma il ritmo latita e l'intero giochino ha le gambe corte. Manca (almeno) una vera sequenza degna di nota, e il risultato è anche un po' prolisso. Generosissimo Leone d'oro alla Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia. Seguito da The Indomitable Leni Peickert (1970).