Ballet mécanique
Ballet mécanique
Durata
19
Formato
Regista
Volti, dettagli del corpo umano, oggetti meccanici, dipinti e tanto altro: tutti gli elementi danzano insieme in un “balletto meccanico”.
Una delle principali opere dadaiste della storia del cinema. Il pittore Fernad Léger ha firmato l'opera insieme a Dudley Murphy (che ha curato la fotografia), ma in qualche sequenza c'è anche lo zampino di Man Ray, artista che aveva già aperto la strada con Retour à la raison del 1923. Non si tratta, però, soltanto di un'unione casuale di immagini, in quanto è presente una forte e intelligente sperimentazione, tanto nel montaggio quanto nelle singole inquadrature: si notino le immagini prismatiche dei volti femminili, oppure la ripetizione ossessiva dei gesti (la lavandaia che sale le scale). C'è spazio anche per un omaggio all'arte di Charlie Chaplin: il disegno di Charlot (realizzato dallo stesso Léger) prende vita, si anima e partecipa al balletto. Raramente il cinema d'avanguardia degli anni Venti è stato così estremo, antinarrativo ed esuberante.
Una delle principali opere dadaiste della storia del cinema. Il pittore Fernad Léger ha firmato l'opera insieme a Dudley Murphy (che ha curato la fotografia), ma in qualche sequenza c'è anche lo zampino di Man Ray, artista che aveva già aperto la strada con Retour à la raison del 1923. Non si tratta, però, soltanto di un'unione casuale di immagini, in quanto è presente una forte e intelligente sperimentazione, tanto nel montaggio quanto nelle singole inquadrature: si notino le immagini prismatiche dei volti femminili, oppure la ripetizione ossessiva dei gesti (la lavandaia che sale le scale). C'è spazio anche per un omaggio all'arte di Charlie Chaplin: il disegno di Charlot (realizzato dallo stesso Léger) prende vita, si anima e partecipa al balletto. Raramente il cinema d'avanguardia degli anni Venti è stato così estremo, antinarrativo ed esuberante.