La guerra è dichiarata
La guerre est déclarée
Durata
100
Formato
Regista
Romeo (Jérémie Elkaïm) e Juliette (Valérie Donzelli) si conoscono per caso, si innamorano e hanno un figlio, Adam, che all'età di un anno e mezzo contrae un tumore al cervello letale e senza possibilità di guarigione. I genitori affronteranno la tragedia in maniera sorprendente.
Un film di abbagliante purezza, fin dal titolo, così ironico e sfrontato nel puntare i tacchi di fronte a un dramma incommensurabile, sulla carta impossibile da affrontare non solo con brio e vitalità, ma anche con un solo briciolo di speranza. Valérie Donzelli e Jérémie Elkaïm, che in qualità di coppia anche nella vita reale hanno vissuta direttamente sulla loro pelle la storia narrata nel film e pure in quel caso da protagonisti, abbattono qualsiasi parete tra la vita e lo schermo e immergono loro stessi in un flusso di immagini piene e luminose da qualsiasi prospettiva le si osservi. In realtà, però, fin dai nomi scelti per i protagonisti (gli shakespeariani Romeo e Giulietta), il senso della loro sfida è un altro, ben più alto: “giocare”, talvolta letteralmente, in maniera sfacciata e liberatoria, con la tragedia e con quanto di più pulsante e inebriante la vita abbia da offrire, anche al cospetto di tunnel che appaiono senza ritorno e di situazioni che parrebbero stritolanti e devastanti. Tra realtà e finzione, con una dimestichezza autobiografica che solleva il cuore e la mente, il duo Donzelli-Elkaïm risulta irresistibile e trascinante, ammiccante e tragico, commovente e rigenerante. Un piccolo miracolo di ostinata libertà, che oltre a lavorare sul privato costruisce anche un impianto visivo di ammirevole potenza, capace di inanellare immagini meravigliosamente inclini alle aperture pop e alle infinite divagazioni del sentimento umano. Presentato al Festival di Cannes.
Un film di abbagliante purezza, fin dal titolo, così ironico e sfrontato nel puntare i tacchi di fronte a un dramma incommensurabile, sulla carta impossibile da affrontare non solo con brio e vitalità, ma anche con un solo briciolo di speranza. Valérie Donzelli e Jérémie Elkaïm, che in qualità di coppia anche nella vita reale hanno vissuta direttamente sulla loro pelle la storia narrata nel film e pure in quel caso da protagonisti, abbattono qualsiasi parete tra la vita e lo schermo e immergono loro stessi in un flusso di immagini piene e luminose da qualsiasi prospettiva le si osservi. In realtà, però, fin dai nomi scelti per i protagonisti (gli shakespeariani Romeo e Giulietta), il senso della loro sfida è un altro, ben più alto: “giocare”, talvolta letteralmente, in maniera sfacciata e liberatoria, con la tragedia e con quanto di più pulsante e inebriante la vita abbia da offrire, anche al cospetto di tunnel che appaiono senza ritorno e di situazioni che parrebbero stritolanti e devastanti. Tra realtà e finzione, con una dimestichezza autobiografica che solleva il cuore e la mente, il duo Donzelli-Elkaïm risulta irresistibile e trascinante, ammiccante e tragico, commovente e rigenerante. Un piccolo miracolo di ostinata libertà, che oltre a lavorare sul privato costruisce anche un impianto visivo di ammirevole potenza, capace di inanellare immagini meravigliosamente inclini alle aperture pop e alle infinite divagazioni del sentimento umano. Presentato al Festival di Cannes.