La fine è nota
Durata
97
Formato
Regista
Un uomo (Corso Salani) si uccide gettandosi dalla finestra dello studio di un avvocato (Fabrizio Bentivoglio): quest'ultimo, che non lo conosce, vuole saperne di più, ma la moglie del suicida non parla e non sarà semplice venire a capo della soluzione.
Da un romanzo giallo di Geoffrey Holliday Hall, un film in cui Cristina Comencini sminuisce completamente la portata del testo di partenza. La sceneggiatura – scritta dalla regista insieme a Suso Cecchi D'Amico – sposta l'azione dagli Stati Uniti del dopoguerra all'Italia contemporanea, cercando in tutti i modi di collegarsi al contesto sociopolitico di casa nostra. Impresa non semplice e non riuscita: il risultato è macchinoso, poco fluido, incapace di emozionare e di far riflettere. Colpa, anche, di un cast sottotono che patisce una scrittura pressapochista dei personaggi in campo.
Da un romanzo giallo di Geoffrey Holliday Hall, un film in cui Cristina Comencini sminuisce completamente la portata del testo di partenza. La sceneggiatura – scritta dalla regista insieme a Suso Cecchi D'Amico – sposta l'azione dagli Stati Uniti del dopoguerra all'Italia contemporanea, cercando in tutti i modi di collegarsi al contesto sociopolitico di casa nostra. Impresa non semplice e non riuscita: il risultato è macchinoso, poco fluido, incapace di emozionare e di far riflettere. Colpa, anche, di un cast sottotono che patisce una scrittura pressapochista dei personaggi in campo.