Bound – Torbido inganno

Violet (Jennifer Tilly) e Corky (Gina Gershon) sono due donne completamente diverse: la prima benestante e fidanzata con un mafioso, la seconda ex galeotta che va avanti facendo un po' l'imbianchina e un po' l'idraulica. Si innamorano l'una dell'altra e decidono di derubare Caesar (Joe Pantoliano), il fidanzato di Violet, ingannando così la mafia per poter vivere insieme. Ma non tutto va secondo i piani.

Interessante benché incompiuto esordio alla regia dei fratelli Wachowski, che impacchettano un patinato thriller da camera con venature erotiche, mantenendo sufficientemente viva l'attenzione dello spettatore senza esagerare con i toni. Ambientando l'intera vicenda (o quasi) in due soli luoghi (gli appartamenti dei protagonisti), infatti, i due registi riescono a conferire un certo fascino all'opera, che si esalta nei momenti di tensione tra i protagonisti, più per merito del sapiente uso degli spazi che non della sceneggiatura. Purtroppo, il film perde progressivamente verosimiglianza con il procedere dei minuti, con le due protagoniste che riescono a mettere in scacco tutta la malavita della città e con la sceneggiatura che lascia intravedere piccoli buchi qua e là. L'alchimia tra le due protagoniste funziona a dovere, benché i due personaggi scontino una scrittura rozza e la rappresentazione del rapporto lesbo sia leggermente maschilista e voyeuristica. A ogni modo, difficile trovarvi tracce autoriali che facciano intuire che dietro la macchina da presa vi sono gli stessi registi che tre anni dopo gireranno il celebre Matrix.