Bufera in paradiso

Sotto il periodo di Natale un ex detenuto (Nicolas Cage) scopre che i suoi due fratelli sciroccati escono di prigione anticipatamente a causa di un sovraffollamento. Uno di loro, il più bugiardo, tiene la lettera di un compagno di galera per la figlia che vive in una cittadina della Pennsylvania, chiamata Paradise. Giunti sul posto, di fronte all'occasione di impadronirsi di migliaia di dollari, rapinano la banca locale ma non riescono mai ad allontanarsi col malloppo. Dopo essere stati ospitati per la sera della vigilia proprio in casa del presidente della banca, le cose si complicano: il detenuto in carcere scopre della rapina, da lui architettata da tempo, evade e rapisce la madre dei fratelli, per ottenere i soldi, mentre la polizia e l'FBI vogliono vederci chiaro. 

Distribuito dalla Fox e girato in prevalenza tra le nevi del Canada, questo film è uno spettacolo un po' frivolo, dove i primi a trovare la grande difficoltà di far ridere sono proprio i tre fratelli protagonisti (anche l'edizione italiana in questo senso convince ancora meno dell’originale). Le gag soprattutto verbali fanno acqua, nonostante la contaminazione di commedia poliziesca e film zuccheroso, sostenuta dalle briose e sentimentali musiche di Robert Folk, abbia un paio di momenti godibile ma la narrazione è perennemente grossolana, priva di alcuna fantasia ed estro. Natalizio a 18 carati con rimandi chiari anche a Frank Capra, ma gli manca molto per essere un classico.