Una canzone per Bobby Long

Pursy Will (Scarlett Johansson) è una ragazzina triste e malinconica. Alla notizia della morte della madre, decide di tornare dove lei viveva, ma nella casa trova due coinquilini della donna dei quali non sapeva l'esistenza. Sono Bobby Long (John Travolta), canuto ex professore di letteratura caduto in miseria, e Lawson (Gabriel Macht), suo studente col sogno dello scrittore. La convivenza sarà aspra, ma attraverso rivelazioni importanti i tre impareranno a conoscersi meglio.

Film statunitense e indipendente diretto dalla esordiente Shainee Gabel e passato alla Mostra Internazionale d'Arte cinematografica di Venezia. Tratto dal romanzo di Ronald Everett Capps Off Magazine Street del 2004, è una storia drammatica e sentimentale incentrata sul dolore comune e condiviso dei protagonisti, una sofferenza che diventa anche chiave di volta per crescere e andare avanti, trovandosi ognuno di loro nel proprio personale e privato momento di stallo esistenziale. Nonostante il sufficiente impianto visivo, con una New Orleans al contempo satura di colori crepuscolari e scarna, il film si perde molto presto, a causa di una sequela di dialoghi zeppi di citazioni letterarie e spiegoni vari, rendendo la narrazione macchinosa e poco fluida. La retorica, inoltre, prende il sopravvento e gli attori (svogliati più che mai) non fanno un granché per migliorare il fiacco risultato complessivo.