Conta su di me
Dieses bescheuerte Herz
Durata
106
Formato
Regista
Lenny (Elyas M’Barek), trentenne scapestrato che pensa solo a divertirsi, è costretto dal padre a prendersi cura di David (Philip Noah Schwarz), un ragazzo di 15 anni con una grave malformazione cardiaca, la cui quotidianità ruota attorno a cliniche e sale operatorie. L'incontro avrà conseguenze per entrambi.
Commedia agrodolce e stereotipata, all’insegna dei buoni sentimenti più triti e di una convenzionalità dilagante, Conta su di me del regista tedesco Marc Rothemund, già dietro la macchina da presa per La rosa bianca – Sophie Scholl (2005), è vittima di molti passaggi retorici e bozzettistici, costruiti intorno a un protagonista visto e rivisto, oltre che incastrato a forza in un percorso di maturazione. Insofferente a ogni regola, perdigiorno, sciupafemmine e pieno di stravizi, Lenny si ritrova infatti suo malgrado a occuparsi di un giovane adolescente dal vissuto problematico, scandito da scenari ospedalieri e barlumi di sofferenza ricorrenti e perfino insostenibili per la sua età: un gioco di contrasti a dir poco ricattatorio e manicheo, in cui la vitalità piena di frena inibitori dell’uno e le difficoltà dell’altro vengono fatte dialogare nella maniera più scaltra e prevedibile possibile. Il ritmo del film ha qualche freccia nel suo arco, ma fatta eccezione per qualche passaggio congegnato con più cura del previsto Conta su di me è un prodotto ruffiano e furbissimo, che strozza fin da subito ogni possibile slancio e si trincera comodamente nel buonismo del quale provvede a farsi scudo, a più riprese e senza alcuna remora. Vincitore del Giffoni Film Festival 2018.
Commedia agrodolce e stereotipata, all’insegna dei buoni sentimenti più triti e di una convenzionalità dilagante, Conta su di me del regista tedesco Marc Rothemund, già dietro la macchina da presa per La rosa bianca – Sophie Scholl (2005), è vittima di molti passaggi retorici e bozzettistici, costruiti intorno a un protagonista visto e rivisto, oltre che incastrato a forza in un percorso di maturazione. Insofferente a ogni regola, perdigiorno, sciupafemmine e pieno di stravizi, Lenny si ritrova infatti suo malgrado a occuparsi di un giovane adolescente dal vissuto problematico, scandito da scenari ospedalieri e barlumi di sofferenza ricorrenti e perfino insostenibili per la sua età: un gioco di contrasti a dir poco ricattatorio e manicheo, in cui la vitalità piena di frena inibitori dell’uno e le difficoltà dell’altro vengono fatte dialogare nella maniera più scaltra e prevedibile possibile. Il ritmo del film ha qualche freccia nel suo arco, ma fatta eccezione per qualche passaggio congegnato con più cura del previsto Conta su di me è un prodotto ruffiano e furbissimo, che strozza fin da subito ogni possibile slancio e si trincera comodamente nel buonismo del quale provvede a farsi scudo, a più riprese e senza alcuna remora. Vincitore del Giffoni Film Festival 2018.