Copycat – Omicidi in serie
Copycat
Durata
123
Formato
Regista
San Francisco. Un assassino si diverte a mietere vittime, riproducendo fedelmente i crimini di famosi serial killer del passato; a dargli la caccia i detective M.J. Monahan (Holly Hunter) e il giovane Ruben Goetz (Delmot Mulroney) che, per scovare il loro bersaglio, si rivolgono alla psicologa criminale Helen Hudson (Sigourney Weaver).
Non aggiungendo nulla di nuovo ai thriller aventi come forza scatenante un serial killer, Jon Amiel confeziona un prodotto di facile presa drammatica per il pubblico più spensierato, potendo anche contare sulla bravura delle due protagoniste, Sigourney Weaver e Holly Hunter. Funziona meno, invece, la controparte maschile, composta da un risibile Delmot Mulroney e da uno stereotipato William McNamara (Peter Foley). A tenere desta l'attenzione è la regia, che con qualche sferzata energica riesce a non far pesare troppo la grande mole citazionista che un prodotto devoto ai cliché si porta dietro. La sceneggiatura, tratta da una storia vera, è comunque priva non solo di originalità, ma anche di mordente enfatico, tanto da far apparire la componente tecnologica suggerita dalla trama quasi come accidentale. Scritto da Ann Biderman e David Madsen.
Non aggiungendo nulla di nuovo ai thriller aventi come forza scatenante un serial killer, Jon Amiel confeziona un prodotto di facile presa drammatica per il pubblico più spensierato, potendo anche contare sulla bravura delle due protagoniste, Sigourney Weaver e Holly Hunter. Funziona meno, invece, la controparte maschile, composta da un risibile Delmot Mulroney e da uno stereotipato William McNamara (Peter Foley). A tenere desta l'attenzione è la regia, che con qualche sferzata energica riesce a non far pesare troppo la grande mole citazionista che un prodotto devoto ai cliché si porta dietro. La sceneggiatura, tratta da una storia vera, è comunque priva non solo di originalità, ma anche di mordente enfatico, tanto da far apparire la componente tecnologica suggerita dalla trama quasi come accidentale. Scritto da Ann Biderman e David Madsen.