Fantasie di una tredicenne
Valerie a týden divu
Durata
77
Formato
Regista
Valerie (Jaroslava Schallerová), tredicenne orfana che vive con la nonna (Helena Anýzová), ama viaggiare con l'immaginazione, fantasticando sul proprio presente. Quando una compagnia itinerante di attori giunge al suo villaggio, Valerie è animata dalle prime turbe sessuali. Realtà e fantasia si confondono nel tentativo di risolvere un mistero riguardante due orecchini di perla.
Tratto da un romanzo di Vítězslav Nezval, il film è uno dei risultati più significativi della corrente della Novà vlna, movimento cinematografico cecoslovacco che in quegli anni si stava ormai esaurendo. Fantasie di una tredicenne è un horror metafisico di notevole impatto visivo, calato in una ambientazione fantasmagorica che fa da sfondo a una vicenda onirica carica di pulsioni erotiche dove si intrecciano tra loro tutti i sentimenti che animano Valerie, dalla paura al desiderio, dalla repressione religiosa all’amore più libero. Uno degli spunti più interessanti riguarda lo spirito "bunuelliano" con cui si tratteggiano il clero e la Chiesa, qui messi alla berlina e segnati da una componente orrorifica che tenta di annientare e mortificare la sensualità della protagonista. Aderendo all’età di Valerie, l’adolescenza, l’impianto narrativo è tanto bizzarro quanto surreale, sovraccarico di personaggi secondari, di maschere, di creature felliniane: i personaggi cambiano, evolvono, sono soggetti a continue metamorfosi, seguendo le linee e gli umori delle fantasie della protagonista, che immagina di essere costantemente in pericolo e preda delle smanie sessuali dell’universo maschile che la circonda. Un caleidoscopio di immagini e sequenze oniriche di grande ricchezza figurativa, tutto giocato su libere associazioni e rimandi simbolici che, ribaditi fino all'eccesso come nel caso del vampirismo, rischiano però di diventare un semplice accumulo di suggestioni. Tradotto letteralmente, il titolo originale, ben più raffinato di quello italiano che strizza l'occhio al porno soft, sarebbe “Valerie e la settimana delle meraviglie”.
Tratto da un romanzo di Vítězslav Nezval, il film è uno dei risultati più significativi della corrente della Novà vlna, movimento cinematografico cecoslovacco che in quegli anni si stava ormai esaurendo. Fantasie di una tredicenne è un horror metafisico di notevole impatto visivo, calato in una ambientazione fantasmagorica che fa da sfondo a una vicenda onirica carica di pulsioni erotiche dove si intrecciano tra loro tutti i sentimenti che animano Valerie, dalla paura al desiderio, dalla repressione religiosa all’amore più libero. Uno degli spunti più interessanti riguarda lo spirito "bunuelliano" con cui si tratteggiano il clero e la Chiesa, qui messi alla berlina e segnati da una componente orrorifica che tenta di annientare e mortificare la sensualità della protagonista. Aderendo all’età di Valerie, l’adolescenza, l’impianto narrativo è tanto bizzarro quanto surreale, sovraccarico di personaggi secondari, di maschere, di creature felliniane: i personaggi cambiano, evolvono, sono soggetti a continue metamorfosi, seguendo le linee e gli umori delle fantasie della protagonista, che immagina di essere costantemente in pericolo e preda delle smanie sessuali dell’universo maschile che la circonda. Un caleidoscopio di immagini e sequenze oniriche di grande ricchezza figurativa, tutto giocato su libere associazioni e rimandi simbolici che, ribaditi fino all'eccesso come nel caso del vampirismo, rischiano però di diventare un semplice accumulo di suggestioni. Tradotto letteralmente, il titolo originale, ben più raffinato di quello italiano che strizza l'occhio al porno soft, sarebbe “Valerie e la settimana delle meraviglie”.